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In una conferenza congiunta con il primo ministro mario monti, il ministro del lavoro elsa fornero ha persentato il  disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro. Dopo la riunione notturna del consiglio dei ministri -durante il quale anche gli ultimi nodi sono stati sciolti- il ddl è ormai pronto per il vaglio delle camere

Il testo del ddl riprendere quasi interamente la relazione che il ministro presentò al consiglio dei ministri il passato 23 marzo. Con alcune modifiche già annunciate in mattinata.
Per quanto riguarda il discusso articolo 18, per i licenziamenti per motivi economici viene prevista la possibilità che il giudice, in presenza di un atto illegittimo grave, possa prevedere il reintegro del lavoratore. Per i licenziamenti disciplinari gli indennizzi vengono "alleggeriti": non più dai 15 ai 27 mesi, ma dai 12 ai 24 mesi
 

Alleggerita anche la stretta sui contratti a termine: quella sulle collaborazioni con falsa partita iva (da trasformare in contratto subordinato)  entrerà in vigore solo tra un anno, mentre per quanto riguarda i contratti a progetto, le nuove norme si applicheranno solo ai nuovi assunti. Sul fronte dell'apprendistato- via privilegiata per l'accesso al mondo del lavoro- è scesa dal 50 al 30% l'aliquota di lavoratori che l'impresa deve stabilizzare se vuole assumere nuovi apprendisti

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7 Commenti:

6 Aprile 2012, 11:17

La vita media dei lavoratori dipendenti maschi (operai e impiegati) iscritti all’INPS , è notevolmente inferiore ai 70 anni.
Salta subito all’occhio che se l’età pensionabile è di 67 anni, ben che vada al lavoratore dipendente è di poterne usufruire solo per qualche anno !!!
Il dato utilizzato dal governo e dai suoi sostenitori per far passare l'iniqua manovra, è quello dell'aspettativa di vita, che si attesta sui 80 anni: peccato che si riferisca agli ultimi nati, che potrebbero, in media, vivere sino al 2090 !
Un esempio concreto: per la generazione nata nel 1920, ipotizzando che i "superstiti" vivano sino ai 100 anni, la vita media dei maschi si attesta a 54 anni !!!.

6 Aprile 2012, 11:18

Ogni anno in Italia muoiono circa 35.000 (trentacinquemila) MASCHI in età compresa tra i 58 ed i 66 anni.

Questo dato applicato alla riforma delle pensione ci porta ad una riflessione:

Ogni anno 35.000 italiani moriranno senza avere fatto neppure un giorno di pensione!!!

E così tutti gli anni.

La lacrima della fornero mi sembra poco, troppo poco per un peso così grande..

6 Aprile 2012, 12:24

In reply to by francesco (not verified)

Francesco quello che dici è molto inesatto.

Dei 35.000 italiani che oggi muoiono in quella età una bella parte è già in pensione da un pezzo.

La moglie di bossi è in pensione dall'età di 39 anni per portarti l'esempio limite.

Molti miei conoscenti sono andati in pensione a 55 anni (dipendenti statali).

E la riforma della fornero servirà proprio per pagare i debiti che il nostro vecchio sistema pensionistico ci ha lasciato.

6 Aprile 2012, 13:01

Che dire? (l paese era in ginocchio. Mancava solo il colpo di grazia. Questo governo ci sta provando

6 Aprile 2012, 13:23

Il problema principale di cui troppo pochi parlano è la questione della partite iva, che in maniera approssimativa nell'articolo vengono definite "false partite iva".
La mia azienda per esempio ha 4 collaboratori a partita iva che praticamente sono esclusivi, cioè collaborano solo con noi. Il motivo per cui spesso si utilizza nelle aziende questo sistema è per non superare il fatidico numero di 15 dipendenti che oltre a far ricadere l'azienda sotto l'egidia dell'articolo 18, comporta anche l'obbligo di assunzione di una persona appartenente alle categorie protette.

Aggiungo inoltre che alcuni collaboratori non hanno alcuna intenzione di diventare dipendenti ed anzi spesso hanno volontariamente fatto il percorso inverso da dipendente a collaboratore per vari motivi (collaborazioni sporadiche con altre aziende, gestione migliore del proprio tempo, libertà di lavoro maggiore rispetto ai dipendenti, stipendi spesso più alti in virtù delle minori tasse)

La direzione della mia azienda ha già preannunciato che se la norma passerà a tutti e 4 i nostri colllaboratori non verrà rinnovato il contratto poichè l'azienda non può permettersi l'assunzione.

A questo punto mi chiedo come si comporteranno le aziende grandi o multinazionali visto che già utilizzano subdolamente ogni tipo di contratto precario disponibile. Il direttore del personale della multinazionale francese di cui siamo partner mi ha detto semplicemente " da noi sarà una strage"

6 Aprile 2012, 13:33

SEQUENDO QUANTO HAI SCRITTO TU, eCCO LA marceGAGLIA SUL SOLE 24 ORE:

«Se la riforma resta confermata, il rischio è che molte imprese non solo non creeranno nuova occupazione, ma non saranno nemmeno nella condizione di rinnovare i contratti in essere perché il provvedimento, così modificato dal governo, fa paura alle aziende che temono aumenti di contenziosi e vertenze».

Non solo:

«Molte imprese mi stanno chiamando per sapere quando entrerà in vigore la riforma. Con l'incertezza che provoca c'è anche la possibilità che le aziende non rinnovino i contratti a termine, gli accordi con le partite Iva, i contratti a progetto»

10 Aprile 2012, 16:54

In reply to by gIACOMO (not verified)

Quant'è brava la marce. Perchè non sa che molti piccoli industrialetti del c. Insieme a moltissimi conmercianti fanno firmare la busta paga esatta e danno ai lev.ri e lav.ce la metà dell'importo e se non accettano sono pronti altri poveri bisognosi ad accettare. Forse la Fornero , marce, camusso ecc. Non sono al corrente di questa situazione o fanno finte di non sapere

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