L'unione europea ha ultimato un piano di rilancio per il settore edilizio, che punterà tutto su ricerca, innovazione e risparmio energetico. Da bruxelles arriverà dunque una spinta al settore che vive una prolungata crisi in tutto il continente, con perdite di centinaia di migliaia di posti di lavoro
La ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture sarà l'asse portante dell'intervento. L'obiettivo non è quindi quello di aprire cantieri per creare nuovi quartieri o grandi aeroporti, ma sfruttare al meglio l'esistente con la riconversione e puntare tutto sull'efficienza energetica
Gli incentivi fiscali, come per esempio le aliquote iva ridotte, saranno il principale strumento operativo del piano per l'edilizia. Inoltre saranno istituiti dei project bond per le infrastrutture strategiche
Si calcola che da solo il settore edilizio, comprendendo sia i differenti comparti, residenziale, produttivo e infrastrutture, rappresenti il 10% del pil del continente. Accanto all'industria spaziale, il turismo e le energie rinnovabili, la commissione europea ha inserito l'edilizia sostenibile tra le sue priorità. In questo senso gli esempi di austria e germania, che hanno riconvertito interi quartieri secondo i criteri della sostenibilità, hanno registrato tassi di crescita economica a due cifre
Le previsioni più ottimiste parlano di un milione di posti di lavoro nell'ue da qui al 2020. Per l'Italia potrebbe essere il momento di rispondere alla sfida del proprio territorio e mettere a punto un vero piano anti-sismico
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