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Un patrimonio enorme stimato tra i 20 e i 40 miliardi di euro che spesso lo stato non riesce a gestire né mettere a reddito. Sono i beni immobiliari e le aziende sequestrate alla mafia, spesso fermi tra le paludi della burocrazie e abbandonati all'incuria e al degrado. Per mettere fine a tale situazione, il ministro dell'interno Anna Maria cancellieri ha annunciato l'istituzione di una cabina di regia per snellire e migliorare l'azione dello stato

Per la prima volta nella storia, si sono riunite al viminale 13 associazione di imprenditori da tempo impegnate nella lotta alla criminalità. Tutte con l'obiettivo comune di accelerare l'azione lenta dello stato e mettere subito a disposizione della collettività i beni sottratti alla mafia. La cabina di regia avrà un ruolo di audit nei confronti dell'agenzia nazionale dei beni sequestrati, che è attualmente guidata dal prefetto Giuseppe caruso. La nuova struttura - che sarà composta dai rappresentanti delle associazioni- avrà il compito di aiutare a instaurare una sostanziale concertazione tra agenzia, enti territoriali, associazioni antimafia e sociali d'impresa e del lavoro sia a livello locale che nazionale

Il ministro cancellieri ha detto che spesso gli immobili confiscati "sono gravati da ipoteche e le aziende drogate", ovvero fuori dal mercato. L'obiettivo è quindi quello di "avere le capacità professionali per far sì che le aziende funzionino e gli immobili siano messi a reddito". Uno dei temi chiave riguarderà la possibilità di vendere gli immobili, Fermo restando la necessità di tutelare i beni-simbolo e quelli di indiscusso valore sociale

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