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Mentre la maggior parte dei paesi europei fa i conti con livelli enormi di disoccupazione, soprattutto giovanile, la germania sorprende tutti con un'economia che sembra vada per contro proprio. Ma è tutto oro quel che luccica?

Da nove anni infatti esiste un sistema noto come "minijobs": contratti da 12-18 ore la settimana, per 400 euro al mese di stipendio, senza contributi e a zero imposte per il datore di lavoro. E se qualcuno pensa che si tratti solo di lavoretti, si sbaglia. I contratti di questo tipo sono infatti 7,2 milioni. Per questa ragione un lavoratore su 5 percepisce meno di dieci euro l'ora e in molti casi il salario è persino di 5 euro l'ora

Lavori atipici, ma non solo, perché nella modalità dei minijobs rientrano anche i guidatori di taxi, i dipendenti di saloni di bellezza, centri estetici, bar, ristoranti, personale delle pulizie ecc.

In pratica i minijobs sono un complemento perfetto per studenti o pensionati che vogliono arrotondare, ma per i lavoratori a tempo pieno possono diventare un incubo che costringe a lavorare 40-50 ore alla settimana per arrivare a uno stipendio decente

Si tratta in pratica di lavoro nero legale, che crea una nuova fascia di persone definite come working poor, ossia lavoratori poveri, che tra l'altro, quando sarà il momento della pensione si troveranno delle belle sorprese. Le ultime previsioni sui loro assegni previdenziali futuri parlano infatti di cifre inferiori ai 680 euro, una miseria in un paese come la germania, tanto che questo sarà certamente uno dei temi principali della prossima campagna elettorale

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