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Il futuro dell'immobiliare è bloccato all'incrocio tra mutui, redditi e prezzi

La crisi dell'immobiliare determina una situazione in cui ciascun attore della filiera tende a scaricare la colpa sugli altri (purtroppo nel forum di idealista accade spesso e ce ne scusiamo!). Alla chiusura del meca 2012 Vincenzo de Tommaso, portavoce di idealista.it, fa il punto della situazione, ponendo l'accento su un fattore chiave: tutti gli attori del mercato devono cooperare

Nel corso de 2012 l'accento degli operatori si è spostato dai prezzi alla mancata erogazione dei mutui da parte degli istituti di credito. Il problema è serio, ma non è l’unico e viene da lontano. La domanda è depressa per la mancanza di prospettive del mondo del lavoro e questa inquietudine non può che rendere il consumatore più cauto

Tuttavia, ascoltando tutte le “campane” della filiera ho visto emergere dal meca concreti segnali di risveglio del settore, con soggetti più propensi  a mettersi in gioco rispetto al passato,  anche se gli interessi di categoria impediscono talvolta di guardare con serenità  la realtà dei problemi per trovare efficaci soluzioni

Nell'accesso a al bene casa il problema mutui è un grosso problema, forse il principale. Ma se il meccanismo di inceppa sullo scoglio del rapporto rata/reddito significa o che i redditi sono troppo bassi o che i prezzi di mercato sono troppo elevati o – che è peggio -, tutte e due le cose. Anche l’intervento delle istituzioni è piuttosto timido si sul fronte delle politiche di rilancio della domanda privata attraverso incentivi fiscali e regolativi, che sul fronte delle operazioni di ristrutturazione, riuso, riqualificazione. A questo si aggiungono le spese per l’acquisto della prima casa (spese accessorie, agenzia, notaio, iva, etc..) che gravano in maniera affatto irrisoria sul budget delle famiglie

In buona sostanza mi pare di poter dire che se c’è la volontà, da parte di chi opera in questo mercato, di andare incontro alle esigenze di maggiore informazione, chiarezza trasparenza del consumatore, ancora si fa fatica ad uscire dallo schema del credito, anche se il rent to buy (rent>periodo transitorio 4-5 anni>buy) è una proposta concreta, ma ancora molto lacunosa sul fronte della scrittura

Tuttavia la ricerca di una via di uscita per ridurre il peso della leva finanziaria dice quanto stiano mutando rapidamente i comportamenti di tutti gli operatori. Mentre si chiude la seconda edizione del meca,  la sensazione che il mercato ripartirà quando tornerà la fiducia e questo è un processo già in marcia dal momento che una rassegna come quella che si è appena chiusa a palazzo giureconsulti, è riuscita nell’intento lodevole di riannodare i fili della comunicazione tra acquirente, venditore, banca, agente e notaio. Probabile che se ognuno farà la sua parte avremo operatori pronti ad affrontare le sfide in questa questa nuova fase di mercato

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6 Commenti:

31 Ottobre 2012, 11:10

Se il reddito diminuisce e le banche non danno soldi la conseguenza naturale sarà il crollo dei prezzi che per ora si sta verificando solo nei casi di chi si trova nella condizione di dover vendere. Chi deve comprare deve avere sola la pazienza di aspettare ancora qualche mese, il numero di chi deve vendere ogni giorno aumenta.

31 Ottobre 2012, 13:19

È solo una tua speranza. Non è interesse di nessuno che i prezzi crollino

31 Ottobre 2012, 13:53

Vedo che gli immobiliaristi - affaristi non si danno per vinti!
Cari immobiliaristi-affaristi: almeno prima di parlare, per favore, informatevi un attimino circa la situazione dell'invenduto e, fra poco, anche del non affittato (visto che diversi benpensanti si sono gettati nel nuovo business dell'affitto: che lampo di genio!).
Ribadisco un concetto semplice semplice (alla portata anche dei poco dotati intellettualmente, cioè per dirla più schiettamente, degli idioti): oggi, ma anche domani e dopodomani (cioè fra dieci anni, come minimo!) l'investimento immobiliare è da considerarsi una fregatura con i fiocchi ed i controfiocchi: una fregatura in piena regola.
Tuttavia, ci sono in giro ancora molti affaristi allo sbaraglio che pensano di fare i furbi, nel senso che ritengono di fare ancora affari con le case ai danni degli sprovveduti cittadini (come ai bei tempi andati, quando berta filava).
Cari affaristi: prima di scorreggiarvi addosso per il panico dell'invenduto (oltre che del non affittato) e dei prezzi stracciati, datevi una mossa, siate ragionevoli e sensati, desistendo da imprese eroiche: rischiate di ritirarvi dall'agone con le mutande sporche (ovviamente per esservi cagati addosso)!

1 Novembre 2012, 21:43

In reply to by hEINZ (not verified)

Te seguita a stare in affitto e io seguito ad avere 5 e dico cinque appartamenti affittati a 1000 euro/mese l'uno......stai a caxxo dritto che mo te la compri casa

31 Ottobre 2012, 16:14

Chi afferma che l 'investimento immobiliare sia un bluff da qui a venire è di solito chi non è in grado di poterselo permettere!!

31 Ottobre 2012, 17:45

Crolla tutto!!!!
No siete morti di fame....
Ma ci siete o ci fate?
Livello da scuola elementare

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