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Ad affermarlo è stato lo stesso premier mario monti, ma tutti i numeri lo confermano. Se non si trova un'altra fonte di finanziamento, tra quarant'anni il nostro sistema sanitario rischia il collasso, con una spesa destinata a crescere del 150%. Ecco quindi che si profila una soluzione doppia: ticket progressivi in base al reddito e più sanità integrativa

Nonostante nel triennio 2010-2013 i tagli alla sanità ascendano a 24 miliardi, la spesa tra quarant'anni- quando tutti saremo più vecchi e acciaccati- ascenderà a 261 miliardi rispetto ai 112,7 attuali. E mentre le dichiarazioni di monti fanno gridare allo scandalo i sindacati, preoccupati dello spettro della privatizzazione, è lo stesso ministro della sanità renato balduzzi a smentire quest'ipotesi. Ministro che sembra stia lavorando ad una formula altenativa che prevede incentivi alle mutue e ticket più legati al reddito

In Italia solo un milione e 300 mila famiglie si sono affidate ad una polizza malattia e infortuni. Ma il futuro del sistema sanitario potrebbe passare non attraverso le assicurazioni private, quanto piuttosto attraverso i fondi integrativi mutualistici. In sostanza, datori di lavoro e lavoratori dovrebbero versare delle quote per dare vita a degli enti bilaterali che pagano in convenzione chi presta servizi sanitari. Per quanto riguarda i ticket, questi si dovrebbero pagare in base all'indicatore economico isee, con una soglia di reddito aldisotto della quale non si pagherà  e le altre fsce che pagherebbero in maniera proporzionale

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