Commenti: 48

A Milano ci sono quartieri con interi palazzi invenduti. Eppure si continua a costruire e i prezzi degli immobili non diminuiscono come dovrebbero. Secondo giuliano olivati, intervenuto in uno speciale di servizio pubblico, potrebbero essere proprio le  banche a non volere che il valore delle case scenda

Porta Garibaldi, Parco Adriano e il residenziale di lusso city life. I nuovi edifici nascono come funghi a Milano però restano invenduti. Ma i proprietari non abbassano i prezzi anche correndo il rischio che il tutto rimanga senza un compratore

Ma se nessuno le compra, quanto valgono le case? secondo Giuliano Olivati, gli immobili oggi valgono una media del 30% in meno. Ma c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a dire che i prezzi delle case non sono cambiati. Questo qualcuno sono le banche che hanno concesso dei mutui considerando come garanzia immobili che hanno perso valore

Secondo Alessandro Penati dell'Università Cattolica di Milano, se il valore di questi immobili scendesse anche solo del 10% spazzerebbe via circa la metà del capitale delle banche e aumenterebbe di molto la sofferenza del sistema bancario

A farne le spese sono i piccoli costruttori, che costruiscono appartamenti che non si vendono e sui quali si trovano a dover pagare anche l'imu. Senza contare che mentre interi edifici rimangono vuoti, ci sono 9000 persone che fanno la fila per cercare un alloggio popolare

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48 Commenti:

31 Maggio 2013, 19:22

Le banche italiane si sono ben cautelate anche quando davano mutui al 100% in quando chiedevano le firme a garanzia dei genitori per cui se il figlio non paga anche i genitori posso perdere la propria casa e la pensione per il 25%. Quindi se anche i valori si dimezzano come sta accadendo , le banche non hanno nessun problema. I prezzi che si continuano a vedere nelle bacheche delle agenzie non sono più i valori delle case ma solo i sogni dei venditori.

1 Giugno 2013, 9:27

Detta così sembra vera . Ho parlato con un costruttore , gli ho detto che comperavo la sua casa se mi avesse ridotto il prezzo . Non poteva . Motivo ? semplice i costruttori per andare avanti debbono fare il mutuo sul costruendo , poi il totale viene suddiviso fra gli appartamenti . Ora se non vende non paga il mutuo , ma non può abbassare la cifra primo perché la banca vorrebbe indietro i soldi pagati in più e il costruttore li ha utilizzati per pagare il materiale e i dipendenti , secondo il comune non dà l'agibilità e la abitabilità , se la palazzina non è finita . Ora come può il costruttore dare la fine lavori , se attende i miei soldi per finire il mio appartamento ? così c'è una catena micidiale , ho rivisto il costruttore , si è messo a piangere , e mi ha detto che deve fallire , penso che si suicidi . Questo signore è artigiano , non industria .

1 Giugno 2013, 12:27

In reply to by anonimoeleonora (not verified)

Il racconto del costruttore è purtroppo veritiero.

Molti sono nelle sue condizioni.

Criminali quelli che augurano questa fine agli altri.

1 Giugno 2013, 11:17

State pur tranquilli che scenderanno, è solo questione di tempo.
Per il momento stanno prendendo tempo perché ci sono inguaiati da spremere, quando anche questi diminuiranno (e diminuiranno drasticamente) abbasseranno i prezzi e venderanno se ci sarà ancora gente disposta a comprare: la casa purtroppo è diventato un fardello ingombrante.
Sarà un problema mio di coscienza ma non compro all'asta perché dietro ci sono troppe vittime, piuttosto resto in affitto.
I giovani stanno andando tutti all'estero, le imprese nei paesi vicini (Carinzia, croazia, albania, macedonia) dove non c'è burocrazia e ci sono poche tasse da pagare.
In Italia resteranno: i ricchi, i politici, gli impiegati (con stipendi da fame), qualche pensionato che non ha ancora pensato di andare a vivere da nababbo da qualche altra parte.
Persino i cinesi e gli extracomunitari (tranne i disperati dell'ultima ora che non hanno nulla da perdere) hanno capito che il vento non tira più.
I politici si preoccupano della disoccupazione dei giovani da 15 a 24 anni. Vorrei fare una riflessione: fino a 18 anni la scuola è obbligatoria, a 24 anni molti sono all'università, ma quanti sono realmente i lavoratori di questa fascia d'eta? e i 30-40 'enni che non lavorano da sempre, quelli non interessano a nessuno?
In bocca al lupo a tutti.

1 Giugno 2013, 11:57

In reply to by anonimo (not verified)

X anonimo 11:17

Se la tua analisi fosse corretta, l'Italia crollerebbe per tutti, anche per te che sei in affitto.

Auguriamoci e preghiamo che tu sbagli, da uccellacio del malaugurio.

1 Giugno 2013, 12:17

In reply to by anonimo (not verified)

Purtroppo colui che ha scritto il commento delle 11:17 si limita ad osservare una realtà che troppa gente si ostina a non voler vedere nascondendo la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi. http://www.ilmessaggero.it/ECONOMIA/lavoro_cgil_crisi_pil/notizie/28649… Lavoro, allarme della Cgil: per tornare ai livelli pre-crisi serviranno 63 anni Roma - Anche se l'Italia intercetterà la ripresa ci vorranno 63 anni per recuperare i livelli occupazionali del 2007. Solo nel 2076, cioè, si tornerebbe a 25.026.400 unità di lavoro standard del 2007. È quanto risulta da uno studio dell'ufficio economico Cgil che prende come punto di partenza il contesto attuale. Ed anche con la ripresa annunciata per il 2014, l'Italia impiegherà tredici anni per ritornare al livello del pil del 2007. A fronte di articoli come questo (ammesso che ci sia bisogno di leggere articoli e non sia sufficiente darsi una svegliata e guardare cosa suucede in giro) c'è poco da ccusare gli altri di essere uccelli del malaugurio. Piuttosto comincerei al posto suo a chiedermi se non sono io a vivere nel mondo dei sogni credendo di avere un capitale in mattoni istantaneamente monetizzabile da qualcuno che non vede l'oradi liberarsi dei suoi soldi. Condivido poi a pieno la considerazione finale del signoe che ha scritto l'intervento delle 11:17: si parla della disoccupazione in età in cui oltre il 50% dei giovani studiano. Perché non iniziamo a parlare della disoccupazione tra i 30 ed i 55 anni e come risolverla? probabilmente questi argomenti sono troppo scomodi da affrontare.

1 Giugno 2013, 13:24

#5 sono anonimo delle 11.57 "uccellaccio del malaugurio come lei dice" e non uccellacio.

Piuttosto che offendere la gente, dedichi il suo tempo alla cultura, legga gli articoli di cui posto i link:

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1252400/Tasse--pagare-di-m…

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1251587/Ocse--ancora-giu-l…

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1253260/Istat--disoccupazi…

Ringrazio #6 per la difesa accorata: lei ha centrato perfettamente il problema la mia era solo una analisi, niente di più

Auguri

1 Giugno 2013, 13:53

In reply to by anonimo (not verified)

X anonimo da 13.24

Il solito asilo infantile di chi non potendo argomentare seriamnet recita la parte dello scandalizzato di errori di editing ( spero sappia cosa scrivo ).

Comunque io non me ne curo. Io leggo solo il sole24ore. Tutti gli altri quotidiani li sonsidero inferiori o di editori non a me graditi.

Confermo, per me si un ottuso uccellaccio del malugurio, non che uno da asilo infatile.

Mentre tu hai in #6 il tuo unico difensore, io ne ho molti di più e di calibro ben diverso.

Ritengo che il "liberoquotidiano" che tu citi sia quello noto : "libero", con editore noto e coinvolto politicamente.

Quindi certo una "voce" molto personale, tanto è che la tiratura di quel quotidiano è modesta.

Auguro a tutti, uccellaccio compreso, che le previdioni di "uccellaccio del malaugurio" non si verifichino : sarebbe una grande disgrazia per tutti. Anche per gli uccellini.

1 Giugno 2013, 14:09

In reply to by anonimo (not verified)

Ad anonimo delle 13:53

A me piace il tuo stile e le cose che scrivi.

Le critiche sulla grammatica e l'ortografia sono veramente da asilo infantile. Non hanno nulla da opporti e fanno i maestrini di asilo infantile.
Questa è l'Italia.

I professori sono pochi. Ma abbiamo molti maestrini.

Libero (quotidiano) : direttore maurizio belpietro. Srl unipersonale

Belpietro ha girato tutti i quotidiani e le riviste di un noto gruppo.

Niente di male. A volte mi piace. Ma non mi sembra il summa summorum della indipendenza politica.

Una voce di parte, come tante. Tutte buone e tutte cattive a seconda il lato da cui si guarda.

Il sole24ore è di confindustria : si sa ed anche a me va bene leggere la voce di chi sostiene l'economia in Italia.

Grazie e non mi abbandonare.

P.s. Sono preoccupata : avrò fatto errori di ortografia e grammatica ? dubbio atroce.

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