Una riforma complessiva del catasto è necessaria per ridare alla tassazione sugli immobili un'equità che oggi non esiste. Ma per realizzare questa complessa operazione ci vorranno almeno cinque anni e il contributo dei comuni, oltre che fondi non previsti inizialmente. A dirlo è stato il direttore dell'agenzia delle entrate e del territorio attilio befera nel corso di un'audizione al senato
"Le rendite attualmente attribuite alle unità immobiliari urbane - ha detto befera- sulla base del vigente modello di classamento fanno rilevare una diffusa iniquità". La mancata revisione del catasto ha finito per produrre "un progressivo scollamento tra la realtà dei valori catastali e i valori del mercato immobiliare". Contriariamente a quanto si pensi, l'imu e il conseguente aumento dei valori dei coefficienti ha ridotto tale distanza, ma senza una vera e propria revisione "è aumentata l'iniquità"
La riforma del catasto oggi quanto mai necessaria non sarà un'operazione in tempi brevi a costo zero. Befera ha infatti sottolineato che trattandosi di un'attività assolutamente straordinaria non può essere svolta "ricorrendo solamente alle attuali disponibilità di risorse, umane e finanziarie dell'agenzia". E per portarla a termine si avrà bisogno dell'appoggio dei comuni per i quali, inoltre, dovranno essere previsti "meccanismi normativi che aiutino a risolvere i problemi"
Una parte del lavoro è stato realizzata, abbandonando il vano come unità di misura per adottare il metro quadrato. Gli uffici del fisco si sono infatti occupati di determinare la consistenza delle unità immobiliari a destinazione ordinaria utilizzando il metro quadrato ai fini della tares. All'appello mancano però circa 4 milioni di immobili per i quali non sussisteva l'obbligo di presentazione delle planimetrie. Per tali immobili è già pronta una procedura informatica che permetterà di fare una stima delle superfici degli immobili
11 Commenti:
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Sono sicuro che nessuno sta comprando a salemi, perchè la mafia è contro l'operazione "sgarbi".
Non dimentichiamoci che stiamo parlando di Sicilia e non di trentino-alto adige.
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