La ripresa del mattone è ancora lontana e il secondo semestre dell'anno sarà caratterizzato da un'ulteriore contrazione delle compravendite (-6%) e dei prezzi (-5%) rispetto alla prima parte del 2013. Sono le previsioni dell'ufficio studi di nomisma che registra un settore caratterizzato da "un evidente eccesso di offerta e da una domanda esigua e selettiva"
Nomisma ha monitorato le 13 maggiori città italiane, riscontrando tra gli operatori un sentiment negativo tanto per quanto riguarda le compravendite che i prezzi. Più del 50% degli intervistati ritiene infatti verosimile un ulteriore calo degli scambi e quasi il 70% prevede un calo dei valori delle abitazioni
Calo compravendite
Il periodo di profonda crisi che sta attraversando il nostro paese non fa ben sperare per il futuro. E non è possibile parlare di una vera e propria ripresa vista l'incertezza e la precarietà del quadro macroeconomico. Il tracollo delle compravendite del 2012 (-25%) è stato confermato dai dati del primo trimestre 2013 (-14,2% rispetto allo stesso periodo del 2012)
Per tutto ciò nomisma stima per il 2013 un -6% di compravendite (ovvero al di sotto delle 420.000 unità). Una lieve ripresa si registrà solo nel 2014, quando le compravendite saliranno a quota 470.000 e per il 2015 quando supereranno quota 500.000 unità vendute
Flessione dei prezzi
La caduta de prezzi, seppur presente, non è stata proporzionale al calo delle compravendite, dimostrando "ancora una volta la rigidità dei valori ad adeguarsi all'andamento delle quantità". I valori immobiliari hanno registrato un -16% in termini nominali e -24% al netto dell'inflazione. Secondo nomisma, nel 2013 si registrerà un calo superiore al 5% per quanto riguarda tutti i comparti. L'andamento deflattivo proseguirà anche nel 2014 e 2015 con intensità in ogni caso decrescente
Il primo trimestre dell'anno
Attraverso il monitoraggio del mercato immobiliare delle 13 maggiori città italiane, nomisma ha rilevato una caduta delle compravendite nel primo trimestre 2013 pari a -14,2%, con un calo rispetto ai livelli pre-crisi di -53.8% (-110.000 compravendite su base trimestrale). Ad alimentare il mercato è la domanda interna al comune. Secondo gli operatori locali l'80% delle richieste proviene dal comune, solo il 13.5% dalla provinca e il restante 7.6% da altri territori
A fronte di una crescita delle transazioni di immobili direzionali e per la logistica, si è registrato un calo degli immobili commerciali e ricettivi. Se nel 2012 la quota di immobili a destinazione turistica e mista era il 28% degli investimenti, nella prima parte del 2013 l'incidenza è solo del 2%
I tempi di vendita si sono ulteriormente allungati raggiungendo una media di 8,5 mesi per l'acquisto di abitazioni, 10.4 mesi per gli uffici, 9.8 mesi per i negozi e 7 mesi per i box
Nel 2012 si era avuta una leggera crescita del numero di investitori stranieri, nel 2013 la quota di investimenti ha superato il 2%
Il mercato dei mutui
Nomisma ha registrato per i primi sei mesi dell'anno un dato pari a 41,6% per le compravendite assistite da mutuo, in calo rispetto al 2012. Nel terzo trimestre del 2013 prevede un livello in linea con l'anno 2012 e per l'ultimo periodo dell'anno una ripresa delle erogazioni rispetto ai valori dello stesso periodo dell'anno precedente
Gli investimenti nel mercato globale
A livello mondiale, nomisma rileva come il 1 trimestre 2013 presenti una riduzione del volume di investimenti nel mattone (25miliardi rispetto ai 46miliardi del 4 trimestre 2012). I paesi con maggior appeal sono germania e regno unito, mentre il nostro paese si conferma di scarso richiamo. Non a caso se nel primo trimestre 2011 si era registrato un 4,7% rispetto al volume totale europeo di investimenti, nel 2012 tale valore era passato al 2,1% e per il corrente anno il dato è pari al 2,4%
22 Commenti:
Meno i prezzi calano, più caleranno...
L'invenduto aumenta di 200.000 unità l'anno..
Ridicolo senzatetto, gli immobili non calano mai, e la tua voglia di comprare è qui a dimostrarlo. Venditori vendete cara la pelle, questi morti di fame di senzatetto o pagano quanto noi vogliamo, o vanno sotto i ponti con famiglia a seguito.
Oppure affittano a prezzi carissimi perchè quelli si che sono aumentati.
Il governo deve garantire un prezzo minimo di vendita per i nostri immobili. In situazioni di crisi come questa, qualche senzatetto senza scrupoli potrebbe approfittarsi della situazione e speculare sul prezzo dei nostri immobili, frutto dei sacrifici nostri e dei nostri avi.
Garantiamo quindi un prezzo di vendita per i nostri immobili che con equità potrebbe essere di prezzo di acquisto piu' 10% annuo + inflazione.
Mi auguro che i commenti 2 e 3 siano, come penso, di troll...spero siano troll, imploro siano troll!! ne sarebbe mortificata l'intelligenza di noi "mattonari" seri..
Continuo a ripeterlo: gli immobili devono crollare per due motivi: va rimessa in circolo la liquidita', e soprattutto va spostato l'interesse di investimento sul capitale di rischio (fare industria e servizi insomma). Purtroppo lavoro o se ne crea nel privato o nel pubblico la vedo proprio dura visto che i debiti sono alle stelle, e che qui da noi risalira' la troika merkeliana quindi zero print out di banconote...lo dico sinceramente ai proprietari...arrendetevi, ormai la strada e' segnata e lo dico senza esser senzatetto perche' non faccio la guerra a nessuno!
P.S. Dimenticatevi di mettere i soldi nei bond visto che Sara' un mercato in calo continuo nel trentennio a venire,...la strada e' segnata: azionario azionario azionario ;)
Le banche devono tornare a erogare mutui al 120%, il mattone deve continuare a crescere di valore per essere quella certezza che sempre è stata.
Mutui al 120% per una durata oltre i 50anni, magari perchè no con mutuo da lasciare in eredità ai figli insieme alla casa.
Signori l'immobile è tutto, cosa vuoi che sia anche un secolo di mutuo per possedere te o i tuoi figli un immobile.
No dai....solo 50 anni di mutuo? io farei almeno un 70 anni al tasso del 10% per garantire a sti ridicoli mattonari e alle banche di speculare ancora sulla pelle della gente....tanto il mattone non tradisce mai (come le mogli dei mattonari.....o no?)
@#3
Ma tu sei serio? o ti sei fumato il cervello insieme a una dose di calce viva e cemento?
Certo che sono serie, costruire e comprare costa sacrifici, e il mio investimento deve essere garantito dallo stato, visto anche che faccio servizio sociale affittando i miei immobili.
L'immobiliare ha sempre sostenuto questo paese, è ora che il governo sostenga i nostri investimenti.
Se costruisci a 1000 €/mq e poi pretendi di vendere a 4-5000 €/mq vuol dire che siamo in una economia malata...ma ora che le banche hanno capito la bolla piano piano si sgonfia...e tu dovrai vendere a 1200, che comporta comunque un utile del 20%. Ti sembra poco???????!!!!!!!
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