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Le grandi imprese rappresentano da tempo in Italia una fetta minore nella creazione di posti di lavoro. Le cosiddette pmi, piccole e medie aziende diffuse su tutto il territorio, sono invece ben più dinamiche e a sopresa si sono fatte aventi in modo più audace in Sicilia, Calabria e Lazio. Piccola e al centro sud: ecco l'impresa che crea

Secondo i dati elebaorati dalla cgia di mestre, relativi al periodo 2001-2011, dei 711.178 nuovi occupati totali registrati in questo decennio, il 64,3% ha trovato lavoro nelle piccole aziende con meno di 50 addetti, il 5,8% nelle medie ed il 29,9% nelle grandi

A livello territoriale le regioni dove le piccole imprese si sono dimostrate più dinamiche sono state quelle del centro-sud: in termini percentuali le maggiori variazioni di crescita dell’occupazione si sono avute nel Lazio (+17,4%), in Calabria (+14,4%) ed in Sicilia (+14%)

“Per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di aiutare tutto il mondo delle imprese – spiega Giuseppe bortolussi, segretario della cgia – anche se in questa fase è alle piccole e micro realtà produttive che va rivolta una particolare attenzione. Quelle con meno di 50 addetti sono l’asse portante della nostra economia: costituiscono il 99,5% del totale delle aziende presenti nel nostro paese e occupano oltre 11 milioni di addetti. Al netto degli addetti del pubblico impiego e dell’agricoltura, il 67% del totale dei lavoratori italiani presta servizio in una piccola o micro impresa. Stiamo parlando di aziende artigiane/commerciali, di piccole imprese e di attività guidate da liberi professionisti che non chiedono aiuti o prebende, ma una pressione fiscale e un peso della burocrazia in linea con la media europea e la possibilità di accedere con maggiore facilità al credito“

 
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