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Dal cilindro del governo esce la iuc: esenzioni, detrazioni e modalità di pagamento della nuova imposta sulla casa

Dopo l'imu, la trise, la tasi, la tasi e anche la tuc, la nuova arrivata si chiama iuc (imposta unica comunale). La nuova tassa sulla casa, sulla quale hanno trovato un accordo governo e maggioranza, prevede un'esenzione prima casa che funzionerà solo per la parte patrimoniale. La novità riguarda la rintroduzione delle detrazioni per i nuclei familiari grazie a un fondo di 500 milioni a disposizione dei comuni

Tre componenti
La nuova imposta - descritta in un emendamento alla legge di stabilità presentato in commissione biliancio dai relatori Giorgio santini (pd) e Antonio d'alì (ncd) si articolerà in tre componenti: una patrimoniale (in sostituzione dell'imu), la tasi sui servizi indivisibili e la tari sui rifiuti. L'esenzione prima casa scatterà solo per la parte patrimoniale e solo nel caso in cui non si tratti di un immobile di lusso

Per quanto riguarda la parte relativa alla tasi, l'emendamento conferma le aliquote previste in origine: 1 per mille con un tetto massimo del 2.5 per mille sulla prima casa (solo per il 2014). L'unica differenza è che la somma dell'imposta municipale e del tributo sui servizi non potrà superare il tetto massimo previsto per l'imu: 10,6 per mille sugli immobili diversi dalla prima casa

Fondo detrazioni
Ritornano le detrazioni per i nuclei familiari grazie a un fondo di 500 milioni a disposizione dei comuni,di cui 400 provenienti dal fondo ispe di palazzo chigi e 100 dai minori fondi alle missioni di pace. Le risorse saranno destinate a "detrazioni a favore dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, nonché dei familiari dimoranti abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale". La ripartizione dei 500 milioni ai vari comuni avverrà secondo il principio del federalismo, con attenzione alle esigenze di ciascuno

Modalità di pagamento
La nuova imposta comunale dovrà essere corrisposta con un solo bollettino predisposto dai municipi in quattro rate: 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. I comuni avranno la possibilità di variare le scadenze e il contribuente potrà optare per un pagamento unico a giugno
 

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13 Commenti:

1 Dicembre 2013, 17:01

In reply to by anonimo (not verified)

Magari!!!! Ma questo è un popolo che ha perduto ogni dignità!

5 Dicembre 2013, 0:41

Perchè i nostri governanti o meglio badanti invece di gareggiare a chi ha più idee malsane per costringere il popolo a morire dissanguato edi fame,mentre alcuni paesi vivono senza stress,senza burocrazia e senza ribellione o evasione fiscale? io ho vissuto e lavorato da imprenditore in canada a montreal pagavo le tasse, in percentuale più alte delle nostre italiane, ma le pagavo con piacere , perchè mi potevano permettere di avere tutto il necessario per una vita senza burocrazia, ma grande organizzazione nei settori del lavoro e dell'amministrazione. Ve lo dico io perchè, perchè tanti galli a cantare non si fa mai giorno, abbiamo oltre 50 partiti, ma chi li mantiene? non bastano solo 3? i nostri premier invece di inventarsi cose assurde, voltassero la testa e copiassero politica ed organizzazione di quei paesi che vivono una vita Serena ed un futuro per i figli della sua gente.

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