Il mercato immobiliare lombardo chiude il 2013 all'insegna dei ribassi generalizzati pressoché in tutti i centri per cui è stato possibile monitorare l'andamento dei prezzi. Brescia (-15,4%) e Bergamo (-12,6%) sono due delle città dove si sono registrati i cali maggiori
In un anno caratterizzato ancora dal calo delle transazioni a livello regionale - l'osservatorio del mercato immobiliare (omi) dell'agenzia delle entrate certificava nel primo semestre dell'anno appena trascorso un calo del 13% rispetto all’analogo semestre 2012 – l’ufficio studi idealista.it rileva il primato dei ribassi in alcuni centri lombardi, con effetti da bolla in particolare su brescia (-15,4%), Lodi (-14,6%), Bergamo (-12,6%) e Como (-10,5%)
Manca all’appello un’intera fetta di mercato costituita da immigrati e da giovani coppie, i più colpiti dalla crisi, che pur con un posto di lavoro stabile non riescono ad accedere al credito. I prezzi scendono e i venditori segnalano ampi margini di trattativa parallelamente a un risveglio dell’interesse da parte dei consumatori, mentre crescono le vendite a riscatto
Nel resto delle città lombarde, l’anno appena trascorso si è chiuso all’insegna di cali più contenuti, compresi tra il 5% di Pavia il 2,7% di Varese. Il mercato varesino è quello che all’apparenza soffre di meno, insieme a a Milano (-3,1%), dove si registrano i valori più alti a livello regionale 3.903 euro/m². I più bassi sono quelli di Sondrio 1.458 euro/m²
Il 2013 si chiude con il segno meno anche a Monza, anche se nell’ultimo semestre si è assistito alla necessità di realizzo che ha spinto i venditori a rivedere le proprie aspettative pur di concludere la transazione. Il capoluogo brianzolo chiude l’anno con un saldo negativo del 4,2%, con un costo medio di 1.940 euro/m², secondo i dati dell’osservatorio del territorio e degli immobili della camera di commercio di monza e brianza in collaborazione con f.i.m.a.a. Milano monza & brianza e borsa immobiliare
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