Commenti: 0
In Italia 2,3 milioni di famiglie non riescono a garantirsi una casa
GTRES

In Italia ci sono 2 milioni e 300mila famiglie che non sono in grado, per ragioni economiche, di garantirsi un'abitazione minima. Un dato che fa suonare il campanello d'allarme e fa tornare in auge l'antica questione del diritto alla casa. Si tratta di una fotografia scattata dalla società di consulenza mckinsey, attraverso il suo istituto di ricerca mk global institute

L'istituto di ricerca ha calcolato il gap di accessibilità alla casa, ovvero quanto salario in più servirebbe a una famiglia media per comprare l'abitazione (nel caso italiano di 60 meri quadrati) senza dovere impegnare più del classico 30% del reddito stesso. Lo studio, globale e articolato per paese, ha evidenziato che nel mondo ci sono 330 milioni di famiglie in difficoltà finanziarie quando devono affrontare la questione abitazione

Per quanto riguarda l'Italia, è emerso che i 2,3 milioni di famiglie in difficoltà avrebbero bisogno di nove miliardi di dollari in più (7,1 miliardi in euro) ogni anno. È nell'area metropolitana di Milano che si registra il gap maggiore, 4 miliardi di dollari. A seguire troviamo Roma (3 miliardi), Firenze (1 miliardo), Torino (500 milioni), Napoli (300 milioni) e Venezia (200 milioni)

Stefano napoletano, partner di mckinsey che ha seguito lo studio per l'Italia, ha spiegato che "2 milioni e 300mila famiglie in condizioni di difficoltà abitativa non sono cosa da poco per un paese come il nostro" e ha illustrato quattro possibili interventi applicabili al caso italiano: ridurre di tempi e costi della burocrazia per ottenere i permessi, soprattutto di ristrutturazione; modernizzare il settore delle costruzioni; consentire una gestione delle case costruite meno costosa, ovvero introdurre innovazioni sin dalla progettazione; abbassare i costi di finanziamento per l'acquisto della casa e resi disponibili, attraverso strumenti di debito ad hoc, anche a chi ha redditi bassi e scarse garanzie da offrire

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account