La fiaip ha chiesto al governo di accogliere la proposta alla legge di stabilità presentata dal senatore Andrea mandelli che cancella la disciplina sul deposito prezzo per le compravendite. Attualmente infatti il denaro ottenuto dall'acquisto di un immobile non va direttamente al venditore, ma viene trattenuto in un conto corrente acceso dal notaio
L'art 35 della legge di stabilità 2014, prevede che i soldi versati dall'acquirente per l'acquisto di una casa al momento del rogito non vadano direttamente al venditore, ma ad un fondo gestito dal notaio che li consegna solo a trasferimento di proprietà avvenuto. Gli interessi del fondo servono per finanziare un fondo per le piccole e medie imprese. Ora un emendamento al dl stabilità, sostenuto dal gruppo di forza Italia in senato, vuole sopprimere tale disciplina. Una novità rivoluzionaria che la fiaip aveva già definito incostituzionale e da i cui rischi aveva già messo in guardia il presidente di assoedilizia in un'intervista a idealista news
"Siamo parzialmente soddisfatti per il mancato aumento della pressione fiscale sugli immobili sancito con l'emendamento del governo che mantiene la disciplina vigente in materia di aliquote tasi. Constatiamo, però, come l'esecutivo non abbia ancora abbassato la pressione fiscale sulla casa, né abbia previsto la local tax annunciata dal premier renzi - ha spiegato il presidente della fiaip Paolo righi in una nota. Ma il deposito prezzo "è l'ennesima tassa a carico dei cittadini. Così, si specula sui risparmi dei lavoratori e delle famiglie che intendono acquistare o vendere casa". Per la fiaip è "scandaloso" che gli interessi derivanti dalle vendite immobiliari siano trattenuti dallo stato, e che i cittadini che vendono la loro abitazione non possano incassare, quanto a loro dovuto, al momento del trasferimento della proprietà".
1 Commenti:
Bisognerebbe avere a cuore il cittadino e proporre una versione come piu' avanti indicato dove gli attori in campo, tutti, sarebbero tutelati : e non chiederne l'abrogazione solo perché la norma infastidisce chi non vuole impegnarsi per tutelar il debole e vorrebbe andare avanti "alla vecchia" con il suo tram tram che ha sortito tanti guai ( come mai i Tribunali sono soffocati da cause immobiliari quando a monte a far da filtro ci sarebbero dei grandi "qualificati professionisti" ? ) Bando al vecchiume del bieco conservatorismo
Si potrebbe prevedere che al rogito , il venditore incassi il corrispettivo con assegni speciali che restano congelati per 15 giorni sul conto corrente dell'impresa, e poi alla comunicazione del notaio che nulla osta , il via libera.- semplice, veloce, induce le ditte ed i privati venditori andar via dritti, il compratore a non fare il tiranno, nessuna speculazione su interessi, consegna immediata dell'immobile, nessun problema con il creditore ipotecario banca (un altro problema grave e vero ) che oggi prevale sul privilegiato divenuto tale per effetto della trascrizione del preliminare . Se il venditore non ha nulla da temere, non vedo alcun incaglio questa norma è ottima se cosi' congegnata. In francia vige già una norma simile e va benissimo tanto piu' che difende i piu' deboli che in questo paese sono spesso vittime di una particolare specie acquatica : lo squalo-bidone www.realessandro
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