
Tra le strategie pensate per rilanciare il mattone c'è quella di attirare capitali stranieri attraverso l'immigration by investment, ovvero la possibilità di offrire la golden visa a chi investe nell'immobiliare del paese in questione. Anche l'Italia si è dimostrata interessata a questo meccanismo, tanto che il governo letta ha presentato nel settembre del 2003 il programma "destinazione Italia", rimasto però in attesa dei necessari provvedimenti attuativi
Tra gli investitori stranieri maggiormenti attratti da questa opportunità ci sono senza alcun dubbio i cinesi. E proprio a pechino l'ambasciata d'Italia ha deciso di concedere a chiunque effettui investimenti immobiliari nel nostro paese - e sia già stato almeno una volta in uno stato dell'unione europea - un visto turistico di 5 anni che dà la possibilità di soggiornare, con una permanenza massima di 90 giorni, fino a 6 mesi durante l'arco dell'anno, nei paesi dell'area schengen
L'ambasciata ha infatti individuato nel ricorso ai visti per residenza elettiva e in un più ampio utilizzo dei visti schengen di lungo periodo due validi strumenti normativi utili a favorire l'attrazione di investimenti di cinesi privati
I visti per residenza elettiva permettono, a chi lo desidera, di acquistare un immobile in Italia per finalità esclusivamente turistiche o per investimento, senza che ci sia in programma l'idea di immigrare in Italia. Il visto di residenza elettiva, una volta giunti in Italia, deve essere convertito in permesso di soggiorno per residenza elettiva
Nel 2014 sono stati rilasciati un centinaio di visti per residenza elettiva, con un investimento medio di 300-400mila euro. I visti turistici multi-ingresso di lunga durata (5 anni) vengono rilasciati a chi dia prova dell'intenzione di acquistare un immobile a uso abitativo in Italia e di potersi mantenere nel paese senza lavorare. Dopo 5 anni è possibile richiedere il permesso di soggiorno ce per soggiornanti di lungo periodo, che ha carattere permanente e che consente al titolare di godere di una sostanziale parità di trattamento rispetto ai cittadini degli stati membri ue. Le domande devono essere presentate al centro visti competente per territorio
1 Commenti:
Gli extracomunitari : non si puo' evocare quelli che fanno comodo (perché hanno i quattrini) e poi respingere quelli con le pezze sul culo.
Sappiamo già come andrà a finire : i benefici da quelli con i soldi andranno vantaggio di pochi (imprese ed agenzie) ; invece i costi di tutti quelli che costoro si portano dietro (esempio .sanità ) a carico della collettività secondo il vecchio principio : a me gli utili, a Voi le perdite
Bravi continuate cosi'
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