Dopo quello all'autorità garante della concorrenza e del mercato, la federazione italiana agenti immobiliari ha presentato un altro esposto alla Banca d'Italia contro l'ingresso delle banche nel mondo dell'intermediazione immobiliare. Secondo la Fiaip l'attività svolta da parte di alcuni istituti di credito potrebbe "risultare lesiva anche degli interessi dei consumatori".
L'esposto presentato dalla Fiaip riguarda l'ingresso di unicredit subito banca e Intesa San Paolo casa nel mondo dell'intermediazione immobiliare. In esso si evidenzia che la commistione tra l’attività bancaria e quella dell’intermediazione immobiliare viola i principi di trasparenza e correttezza che gli intermediari sono tenuti ad osservare con i clienti.
“Riteniamo – dichiara il presidente Fiaip Paolo Righi - che l’attività svolta da parte alcuni istituti di credito nel mercato dell’intermediazione immobiliare possa risultare lesiva anche degli interessi dei consumatori e non è in linea con le regole delle trasparenza e correttezza che le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a osservare nei rapporti con la clientela”
La richiesta avanzata dalla Fiaip è quella di bloccare l'attività delle due banche nel settore delle compravendite immobiliari , perché “gli istituti di credito – precisa Paolo Righi – dovrebbero sostenere e favorire la crescita degli operatori presenti sul mercato e non fare direttamente impresa, generando una situazione di concorrenza sleale. Per questo chiediamo che la loro attività sul fronte dell'intermediazione immobiliare venga fermata dalle autorità competenti”
Secondo il presidente Paolo righi "la presenza, all'interno di un medesimo gruppo bancario, di imprese chiamate a svolgere, seppure mediante una gestione separata, attività bancaria e attività di intermediazione immobiliare, con conseguente evidente commistione tra tali attività, oltre a integrare una violazione delle regole di trasparenza e correttezza che gli intermediari sono tenuti a osservare nei rapporti con i clienti, potrebbe comportare una lesione delle garanzie di indipendenza e imparzialità nei confronti di consumatori e risparmiatori interessati a beneficiare delle prestazioni rientranti nell'una o nell'altra attività”
“e’ evidente – continua righi - la commistione d’interessi esercitata da alcuni istituti di credito, e intermediari appartenenti alla medesima compagine societaria. Ciò può dar luogo a casi d’inosservanza del divieto previsto esplicitamente dalla d.lgs 141/2010 che vieta, anche in via strumentale, la possibilità di segnalare alla propria clientela mutui bancari a chi svolge l’attività di intermediazione immobiliare”
Il rischio dello svolgimento, da parte di soggetti appartenenti allo stesso gruppo bancario, di attività creditizia e d’intermediazione immobiliare, si legge ancora nel testo depositato dall’ avv. Catricalà, è quello di uno “scambio incrociato di informazioni e dati riservati relativi alla posizione finanziaria e alla esposizione debitoria dei consumatori”, i quali “potrebbero essere indotti a scelte che, lungi dall'essere libere e consapevoli, sarebbero il frutto di un'azione concordata e condivisa di detti soggetti a proprio esclusivo vantaggio”
1 Commenti:
Ma se non siete riusciti a bloccare gli abusivi della "piazza" cosa farete mai nei confronti delle banche? nulla come al solito, solo chiacchere
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