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Catasto, Gabriella Alemanno: “La riforma deve perseguire la perequazione fiscale”
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“Qualunque riforma deve essere fatta in un ordine di idee di equità e perequazione fiscale”. Lo ha sottolineato a idealista news Gabriella Alemanno, vice direttore dell’Agenzia delle Entrate, a margine del convegno “130 anni di catasto tra storia e tecnologia”. Parole che sembrano voler spegnere il fuoco alimentato da chi sostiene che il rischio a cui si va incontro con la riforma del catasto è quello di una stangata sulla casa.

E ha aggiunto: “La riforma del catasto rimane sempre una scelta politica. Noi la potremo porre in essere soltanto quando lo deciderà l’autorità politica”.

Alemanno, in precedenza alla guida dell’Agenzia del Territorio, ha poi spiegato: “Come amministrazione catastale siamo in working progress. Ci si è fermati su quegli aspetti più tecnici collegati alla vecchia delega, che ormai ha spirato i termini. Però tutta l’attività preparatoria che c’era all’epoca continua ad esserci: l’allineamento delle banche dati, delle basi imponibili, delle mappe catastali. Tutto questo lavoro preparatorio prosegue. Nello stesso tempo stiamo lavorando, ad esempio, sul tema degli imbullonati, degli immobili fantasma. Non è che spirato il termine di quella delega la nostra attività si è fermata”.

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Il convegno

Nel corso del convegno, che si è svolto nella sede centrale dell’Agenzia delle Entrate e che ha rappresentato un’occasione per ripercorrere e analizzare le tappe fondamentali dell’evoluzione del sistema catastale, sono stati affrontati diversi temi, tra cui quello importante dell’allineamento delle banche dati e dell’attuale sperequazione tra valore catastale e valore di mercato.

L’allineamento delle banche dati

Sul primo punto, il vice direttore dell’Agenzia delle Entrate ha spiegato: “Stiamo lavorando e continuiamo a lavorare su tanti fronti. Tra gli obiettivi da raggiungere c’è l’allineamento delle banche dati. Queste ultime un tempo erano statiche, adesso si stanno integrando con l’intento di dare un’identità completa all’immobile”.

L’attuale sperequazione tra valore catastale e valore di mercato

Mentre in merito al secondo tema, Alemanno ha detto: “C’è una sperequazione tra rendita catastale e prezzo di vendita del bene. La casa è un bene primario, bisogna dunque migliorare questo sistema e per farlo ci deve essere la piena collaborazione di tutti”. E ha parlato di “catasto partecipato”.

Il tema della fiscalità immobiliare è stato affrontato anche da Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze, che ha affermato: “Negli ultimi anni il tema della fiscalità immobiliare è stato al centro della politica economica. Esiste una sperequazione tra rendita catastale e valore di mercato, fatto che influenza la distribuzione dell’onere del prelievo immobiliare”.

Aggiungendo: “L’Italia ha caratteristiche particolari. E’ un Paese di proprietari di case, che spesso hanno un reddito medio-basso. Questa è una delle ragioni per cui il peso della fiscalità immobiliare risulta particolarmente gravoso. L’incrocio delle banche dati è essenziale”.

“Servono trasparenza, semplicità e un quadro fiscale chiaro”

Un contributo puntuale lo ha poi offerto Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, che ha sottolineato: “E’ importante che dal punto di vista politico ci sia un po’ di coraggio. Il mondo immobiliare ha bisogno di capire quali sono i costi. I tre punti fondamentali sono: trasparenza, semplicità e quadro fiscale chiaro”.

Casero: “Il problema dell’invarianza di gettito a livello comunale è uno dei punti di fondo su cui deve proseguire la riforma”

Ad aprire l’evento, tra gli altri, Luigi Casero, vice ministro dell’Economia e delle Finanze. Casero ha parlato di una riforma a invarianza di gettito.

“Il prosieguo della riforma catastale è fondamentale per il Paese – ha detto il vice ministro dell’Economia e delle Finanze –  l’abbiamo inserita nel Def e proseguiremo in questa direzione ripartendo, nell’ambito della discussione nelle commissioni parlamentari, dal problema dell’invarianza di gettito a livello comunale. Si tratta di un punto di fondo su cui si era trovata una visione comune e su cui deve proseguire la riforma”.

Casero ha quindi sottolineato che “la riforma seguirà le linee fissate nella delega fiscale: semplificazione, certezza del diritto, uso della tecnologia e riduzione della pressione fiscale”.

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