Il prezzo delle case in affitto ha registrato un incremento del 2,6% nel corso del secondo trimestre del 2017, tornando così a 8,8 euro mensili, lo stesso valore dell’anno scorso, stando all’indice sugli affitti stilato da idealista.
Espresso in euro, per l’affitto di un bilocale - 65 metri quadri per lo standard rilevato da idealista – si stima un esborso medio di 572 euro al mese a famiglia, importo che sale a 741 euro nel Lazio, la regione più cara, e arriva a superare il tetto dei mille euro mensili a Milano (1.096 euro/mese), la città più cara d’Italia.
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell'ufficio studi di idealista: “la dinamica positiva dei prezzi rispecchia l’andamento particolarmente vivace delle richieste in questo periodo, ad esempio nelle città universitarie e nei grandi centri dove la gente decide di trasferirsi. Tuttavia, l'andamento delle quotazioni varia in base alla città ma anche alla zona in cui è ubicato l'immobile. Anche nell'ambito della stessa città le variazioni dei prezzi possono essere importanti. A fronte di un’offerta aumentata del 10,5% nella prima metà dell’anno gli appartamenti che 'reggono meglio' sono quelli tenuti bene, di dimensioni medio-piccole, in zone strategiche delle città, vicino a università e ospedali. A seconda di come andrà l’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, i prezzi potranno continuare a crescere, ma bisognerà prestare attenzione a ciò che accade con gli affitti a Milano e a Roma, le punte dell’iceberg degli affitti in Italia, la cui crescita ha registrato una battura d’arresto nell’ultimo trimestre”.
Regioni
Le regioni con il segno positivo salgono a nel secondo trimestre dell’anno da 13 a 16; solo tre macroaree segnano variazioni negative: Basilicata (-3,7%), Friuli Venezia Giulia (-2,4%) e Veneto (-0,1%). Non rilevabile la Valle d’Aosta.
Gli incrementi maggiori dopo la primavera spettano alla Liguria (5%), seguita dal Trentino Alto Adige (4,6%) e Toscana (3,1%), significativo anche il rimbalzo della Campania (3%).
I canoni restano al “top” nel Lazio, con una media di 11,4 euro/m² seguiti a poca distanza dalla Lombardia (11,2 euro/m²) e dalla Toscana (9,7 euro/m²). Dall’altro lato, i valori più bassi della Penisola si trovano in Sicilia (5,7 euro/m²), Molise (5 euro/m²), e Calabria (4,9 euro/m²).
Province
In provincia la tendenza positiva continua a espandersi con 52 aree su 77 con il segno più.
Da una parte all’altra del ranking troviamo i balzi a due cifre di Savona (13,6%) e Latina (11%), seguite dalla provincia di Bologna (8,4%), anch’essa in forte recupero. Sul versante delle variazioni negative Agrigento (-11,6%) è la peggiore; la seguono Terni (8%) e L’Aquila (-4,9%).
La provincia di Milano (14,8 euro/m²) mantiane inalterati i propri elevati valori, davanti a Roma (12,1 euro/m²) e Firenze (11,6 euro/m²). Dalla parte opposta, chiudono la graduatoria Reggio Calabria e Caserta con 4,5 euro al metro quadro mensili.
Città capoluogo
Su 77 città capoluogo rilevate in questo indice 47 evidenziano l’incremento dei canoni di locazione negli ultimi 3 mesi, con una tendenza in graduale aumento dei valori cittadini.
Reggio Emilia è stato il centro dove il valore degli affitti è aumentato di più nell’utimo trimestre, con un incremento del 7,6%. La città emiliana precede Pisa (7,3%) e Varese (7,2%) tra i comuni che hanno segnato le performance migliori nell’ultimo periodo. All’opposto, Terni (-8,5%), Trapani (-7,5%) e Campobasso (7,4%) sono le città dove i prezzi hanno subito i decrementi maggiori.
In un quadro generalmente rialzista spiccano però le battute d’arresto di Milano (-1,2%), Napoli (1,3%), Roma (-1,5%), dove le richieste dei proprietari sono diminuite durante i mesi primaverili. Nel resto dei centri maggiori si segnalano i forti rialzi di Bologna (6,3%) e Genova (4,3%). Variazioni minime per le altre città, dal -0,8% di Firenze all’1,1% di Bari.
Milano è la città più cara per chi cerca una casa in affitto, con una media di 16,6 euro al metro quadro mensili. Il capoluogo lombardo ora precede anche Venezia (15,6 euro/m²) e Firenze (14,2euro/m²). Nella parte opposta la graduatoria è chiusa da Caltanissetta con 4 euro/m² mensili per gli affitti più bassi d’Italia.
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