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Nonostante un patrimonio architettonico vetusto e una terra colpita da frequenti catasfrofi naturali, la maggior parte delle famiglie italiane crede di non essere a rischio. La percentuale effettiva di abitazioni protette da questo genere di pericoli si aggira infatti intorno al 2%, mentre la quota di abitazioni coperte da polizza è del 34%.

A renderlo noto è stata l'Ania (L'associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) che, durante la giornata mondiale per la riduzione dei disastri naturali, ha presentato un'analisi di Gfk Eurisko. In Italia quasi otto abitazioni su dieci, ovvero il 78% sono esposte ad un rischio alto o medio alto tra terremoto e fenomeni idrogeologici. Ma solo il 17% delle famiglie è consapevole del pericolo, mentre circa l'83% non crede o non sa di essere esposto a un rischio catasfrofe.

Eppure secondo i dati dell'Ania, l'Italia è il sesto Paese al mondo per danni subiti da catastrofi naturali e ogni anno il settore pubblico interviene per circa 3 miliardi di euro di danni. Il 35% delle abitazioni italiane è esposto ad elevato rischio sismico mentre il 55% è esposto ad elevato rischio idrogeologico.

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