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Prezzi case, il tallone d’Achille del mercato immobiliare italiano
GTRES

I prezzi delle case sembrano rappresentare il tallone d’Achille del mercato immobiliare italiano. In un articolo pubblicato sul Financial Times viene evidenziata la caduta dei valori, sulla scia dei dati resi noti dall’Istat, in controtendenza all'aumento registrato nel resto d'Europa. I mali del settore rappresenterebbero, inoltre, un freno alla ripresa del sistema bancario italiano, ancora in difficoltà.

Come sottolineato, in un Paese in cui oltre il 72% delle famiglie possiede una casa, la caduta dei prezzi  alimenta il malcontento economico. Oltre l’80% degli italiani ritiene che la situazione economica sia negativa, secondo Eurobarometro. Inoltre, i mali del mercato immobiliare italiano rappresentano un freno al sistema bancario del Paese, che sta ancora lottando per riprendersi dalla crisi finanziaria.

Il Financial Times ha evidenziato che l’Italia è stato l’unico Paese nell’Ue in cui i prezzi delle case si sono contratti nel secondo trimestre dello scorso anno, secondo gli ultimi dati di Eurostat. Al contrario, quasi i due terzi dei Paesi dell’Ue segnalano una crescita dei prezzi delle case di oltre il 5%. In termini reali, i prezzi reali delle case in Italia sono diminuiti costantemente dal 2007, colpendo il settore delle costruzioni, che si è quasi dimezzato rispetto ai livelli precedenti la crisi. Nel 2016 il 4,4% delle imprese di costruzione è andato in rovina, secondo i dati del Cerved.

Sul fronte dei prestiti legati alla proprietà immobiliare, i prestiti in sofferenza sono stati il doppio rispetto a quelli del settore manifatturiero. Nel complesso, il sistema bancario italiano sta migliorando, ma i prestiti legati alla proprietà fanno da freno. Lo smaltimento dei crediti immobiliari, inoltre, è stato più lento rispetto ad altri settori.

Secondo Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, i proprietari di case sono stati riluttanti nel riconoscere la realtà dei prezzi più bassi, dando vita a una crescente scorta di alloggi invenduti che ha ritardato il rimbalzo.

In un circolo vizioso, anche le vendite di proprietà recuperate dalle banche stanno contribuendo alla prolungata contrazione dei prezzi delle abitazioni. Il numero di unità immobiliari vendute all’asta è aumentato del 25% negli ultimi due anni.

Ciò che potrebbe aiutare una ripresa dei prezzi delle case, ha evidenziato il Financial Times, potrebbe essere un ritorno significativo da parte degli investitori immobiliari, molto presenti una decina di anni fa e ora assenti dal mercato.

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