Commenti: 0
Milano
GTRES

Aumentano le compravendite, e le case valgono di più. I dati semestrali relativi all’immobiliare milanese presentati da Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Lodi (in collaborazione con Fimaa Milano Monza&Brianza), mostrano una situazione dinamica, soprattutto per quanto riguarda le zone più gettonate e gli immobili di migliore qualità. Più stabile l’andamento nelle zone periferiche e nell’hinterland.

Prezzi delle case a Milano: 4 mila euro al metro quadro

In media i prezzi delle case nuove a Milano viaggiano sui 4895 euro al metro quadro per una crescita, nel primo semestre 2018, del 2% annuo. Considerando tutte le zone del capoluogo lombardo e immobili di ogni condizione, la media scende invece a 3992 euro al metro quadro. La ricerca “Rilevazione dei prezzi degli immobili della Città Metropolitana di Milano”, curata da Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Fimaa, evidenzia prezzi che vanno dai 9821 euro al metro quadro del centro storico ai 7722 della Cerchia dei Bastioni ai 5227 della Circonvallazione, fino a scendere a meno di 3 mila euro al metro quadro nelle periferie.

prezzi immobili milano primo semestre 2018
fonte: Ufficio Studi Fimaa Milano Monza&Brianza

Le zone top si confermano intorno a Via della Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele e San Babila con prezzi al metro quadro che superano i 12 mila euro. Stesso prezzo per Brera e Missori, che solo un anno fa costavano 9 mila euro in meno al metro quadro.

Per quanto riguarda le locazioni, in media per un monolocale a Milano si richiede un canone di 243 euro per metro quadro annui; si scende poi a 190 euro per un bilocale, a 115 per un trilocale e a 110 per le soluzioni di quattro locali ed oltre. I rendimenti degli immobili messi a reddito sfiorano in media, nel primo semestre 2018, il 3%, con punte del 4-5% per quanto riguarda gli immobili di maggiore qualità e posti in zone top.

canoni locazione milano primo semestre 2018
fonte: Ufficio Studi Fimaa Milano Monza&Brianza

Appartamenti in affitto, offerta da migliorare

“La ripresa del mercato della casa a Milano prosegue la ripresa cominciata dieci anni fa – commenta Marco Dettori, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Lodi. – Il capoluogo è diventato una città a vocazione sempre più internazionale, soprattutto dopo Expo. L’aumento della dinamicità del mercato immobiliare pare poi avere una correlazione diretta con l’aumento di iscrizioni universitarie. Nonostante infatti Milano non abbia il primato dell’istruzione universitaria, è comunque vista come una città ricca di opportunità da parte di una generazione di giovani che, più preparati ma più precari, sentono di non avere nei paesi d’origine le opportunità di affermarsi che invece hanno qui”. Del resto Milano moltiplica i propri progetti e servizi e si conferma città di valore. “Nei prossimi dieci anni – spiega Dettori, - saranno mossi almeno cinque miliardi di euro in progetti di respiro europeo e internazionale e relativo indotto. Basti pensare solo al trasferimento di Generali a Citylife, che libera in pieno centro uno spazio del valore di 100 milioni di euro l’anno”.

Tuttavia, accanto ad edifici di alta performance in zone supercentrali, va posta attenzione anche all’abitare a prezzi ragionevoli. “Milano può garantire soluzioni di qualità ma a prezzi migliori – commenta Dettori – grazie ad operatori che nel settore sono meno numerosi ma più professionali. Non dimentichiamo poi che i mutui oggi possono essere stipulati a condizioni migliori permettendo un migliore accesso all’acquisto. Aumenta anche la domanda di affitti, anche se non si ha la stessa risposta in termini di offerta”.

“I canoni di locazione sono in aumento da tre anni in una percentuale dal 3 al 5% a seconda della collocazione e della qualità dell’immobile – spiega Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano Monza e Brianza. – Il mercato esigenze di qualità, non solo in termini di mattone, ma anche di servizi accessibili nell’ottica di usi particolari dell’appartamento. Penso agli studentati, al cohousing, al senior living, e a tutte le facilities annesse”.

rendimenti potenziali lordi
fonte: Ufficio Studi Fimaa Milano Monza&Brianza

A fronte di una domanda consistente, tuttavia, l’offerta tende ad arrancare. Spiega Beatrice Zanolini, consigliere della camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza e Lodi: “E’ così in parte perché molti immobili da affittare sono stati destinati dai proprietari al mercato temporaneo del business e del turismo, andando a diminuire la disponibilità di appartamenti residenziali. Va poi aggiunta la normativa sugli affitti nella  formula 4+4, che risale al 1998 e non è più adeguata ai tempi, oltre a presentare vari problemi dal punto di vista fiscale. Il Comune, in collaborazione con Fondazione Welfare Ambrosiano, sta però conducendo un esperimento per incrementare gli affitti a canone concordato concedendo vantaggi fiscali e finanziamenti ai proprietari che decidono di affittare con questa formula”. “L’offerta di immobili in affitto – aggiunge Albanese, - è poi in parte integrata da soluzioni abitative nell’hinterland milanese, purchè ben collegate alla città. In questo modo è possibile accedere ad appartamenti a prezzo inferiore ma che rispondono comunque bene alle esigenze di utilizzo dei servizi urbani”.

 

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità