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Il social housing è un fenomeno ancora troppo poco diffuso in Italia. Secondo il rapporto Oppal (Osservatorio Permanente sulla Pubblica Amministrazione Locale), redatto dal Real Estate Center del Politecnico di Milano, sono solo 28 su 49 i Comuni che hanno risposto alle domande sulla cosiddetta “residenzialità tematica” e di questi solo 11 hanno indicato la presenza di almeno una struttura di residenzialità sociale.

Residenze tematiche poco diffuse in Italia

Il social housing è un fenomeno ancora troppo poco diffuso in Italia. Secondo il rapporto Oppal, redatto dal Real Estate Center del Politecnico di Milano, sono solo 28 su 49 i Comuni che hanno risposto alle domande sulla cosiddetta “residenzialità tematica” e di questi solo 11 hanno indicato la presenza di almeno una struttura di residenzialità sociale.

Per residenzialità tematica si intendono le strutture abitative destinate ad accogliere particolari categorie di persone e a rispondere a specifiche esigenze. In questo senso, il report ha evidenziato come, su 28 Comuni che hanno risposto alla relativa parte del questionario d’indagine,  solo 16 hanno in programma di realizzare residenze tematiche, anche se il 78% degli interpellati ha risposto di avere intenzione di sviluppare progetti di social housing in futuro. Quella del social housing è la formula preferita (10 opzioni) seguita dal co-housing (5 scelte), mentre solo una opzione si orienta sul senior housing.

Finanziamento della residenzialità tematica

Quanto alla fonte di finanziamento, nel 73% dei casi si utilizzeranno fondi pubblici. In particolare, nel 25% dei casi si tratterà di fondi immobiliari, nel 19% dei casi di interventi comunali, nel 12% dei casi di project financing, nel 13% dei casi di appalti; la quota restante è stata indicata come “altro”.

I Comuni che hanno già segnalato la presenza di residenze tematiche sul proprio territorio sono stati invece solo 11, in particolare nella forma di centri d’accoglienza e dormitori. Social housing, strutture protette e RST (Residenze Sociali Temporanee) seguono con 8 citazioni ciascuna.

In totale sono stati indicati 31 centri di accoglienza/dormitorio: di questi 11 sono stati realizzati negli ultimi tre anni (pari al 35%), come anche il 53% delle RST (Residenze Sociali Temporanee), il 44% del co-housing e il 40% delle comunità alloggio.

Pratiche edilizie ed urbanistiche nei Comuni d'Italia

L'Osservatorio, analizzando i dati delle Pubbliche Amministrazioni Locali che hanno risposto alle domande (49 su 110 coinvolte), ha poi evidenziato che la maggior parte di esse (il 52%) gestisce fino a 5 piani urbanistici attuativi, il 25% tra 6 a 10 ed il 23% oltre 10.

Dal punto di vista delle tempistiche di rilascio delle pratiche, sia per quelle urbanistiche che per quelle edilizie, esse richiedono nel primo caso 13 giorni in media. L’approvazione di un Piano Attuativo richiede mediamente 8 mesi, mentre il tempo medio che trascorre tra la presentazione di una domanda di permesso di costruire e il suo rilascio o diniego è di 88 giorni.

Anche per quanto riguarda il rilascio dei titoli abilitativi urbanistici ed edilizi il numero di pratiche rimane sostanzialmente invariato: 8 Piani Urbanistici Attuativi istruiti in media per Comune; 137 i permessi di costruire rilasciati; 765 pratiche di SCIA.

Il rapporto completo qui.

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