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Trilogy Towers, Milano
Rendering Trilogy Towers, Milano Abitare In

Il mercato milanese è il centro dell’attività di Abitare In. idealista/news ha intervistato l’Ad Marco Grillo per un outlook sui trend del prossimo futuro.

Abitare In, società quotata sul listino AIM di Borsa Italiana e iscritta al registro delle Pmi innovative, è uno sviluppatore residenziale che opera solo su Milano che si concentra esclusivamente sulla realizzazione di case attraverso attività di rigenerazione o micro rigenerazione urbana. La sua attività principale consiste nell’acquisto di immobili dismessi e fatiscenti di derivazione residenziale o industriale, inutilizzati, che vengono poi demoliti e ricostruiti destinandoli al solo uso residenziale.

Comprare casa a Milano: il driver del futuro è la crescita demografica
Marco Grillo, Ad Abitare In Abitare In

Qual è la clientela di riferimento di Abitare In?

“Abitare In opera soprattutto tra la terza e la quarta circonvallazione, la cosiddetta “circle belt”, - spiega l’ad Marco Grillo. - Ci rivolgiamo ad una clientela che abita la casa, quindi per il 95% famiglie. Molto inferiore è la percentuale di investitori. Questo perché Abitare In ha puntato da subito sull’innovazione di prodotto lanciando un modello che all’epoca non c’era nel settore residenziale”

Qual è il vostro modello di business?

“In sostanza, la realizzazione sulla carta di appartamenti totalmente personalizzati, importando sul residenziale il modello del tailor made tipico di altri settori come l’IT o l’automotive. “Construction-to-order” è il nome del nostro modello, che una forte innovazione di processo ha reso efficiente. Chi compra da noi può innanzitutto customizzare il layout del proprio appartamento, poi scegliere le finiture che desidera e infine selezionare i componenti d’arredo. Tutto ciò grazie al nostro team di architetti e arredatori che seguono il cliente dall’inizio alla fine”.

Comprare casa a Milano: il driver del futuro è la crescita demografica
Trilogy Towers, Milano - esterni Abitare In

Qual è la tipologia di appartamenti più richiesta?

“Tenendo conto che suddividiamo in tre categorie gli appartamenti: City più compatti, Comfort medi e DeLuxe sovradimensionati per il numero di vani, la tipologia più richiesta dalla nostra clientela (che ricordo è composta da famiglie) è il trilocale comfort, con una crescita anche per la richiesta di quadrilocali. Insieme rappresentano il 90% del venduto”.

Quali sono invece i servizi integrativi più richiesti?

“Si parla molto di servizi nei progetti di nuova costruzione – afferma Grillo, - ma i nostri clienti privilegiano quei servizi utili ma che non aggravino i costi della casa, quali depositi per passeggini o biciclette, locali per le attività ludiche dei bambini o anche aree fitness o relax, ma non attrezzate. Nessuna richiesta per spa, palestra, piscina; i nostri clienti sono attenti alla sostenibilità non solo del prezzo di acquisto ma anche e soprattutto dei costi di gestione”.

Comprare casa a Milano: il driver del futuro è la crescita demografica
Trilogy Towers, Milano - esterni Abitare In

Come sono fatti gli appartamenti che vendete?

“Sugli interni c’è molta attenzione alla parte living, nel 70% dei casi aperta con cucina a vista o con isola. Queste soluzioni sono più efficienti nell’uso dello spazio e nell’impiego dei metri quadri a disposizione. Si rinuncia magari al ripostiglio a favore della sauna o dello studio. Si desidera poi molto spesso la soluzione notte formato suite d’albergo, con camera da lett, cabina armadio e bagno privato”.

Comprare casa a Milano: il driver del futuro è la crescita demografica
Trilogy Towers, Milano - interni Abitare In

Quali sono i progetti principali di Abitare In?

“Tra i vari progetti, le Trilogy Towers sono il quarto su Milano. Si tratta di 120 appartamenti attualmente in corso di commercializzazione. La campagna sta avendo ottimi riscontri anche sui social, molto superiore a quelle dei progetti precedenti. Questo perché Milano è un mercato che cresce e il nostro brand ha sempre più appeal. I nostri progetti precedenti sono stati interamente venduti e sono ora in fase di realizzazione”.

Comprare casa a Milano: il driver del futuro è la crescita demografica
Trilogy Towers, Milano - interni Abitare In

Quali sono i principali driver del mercato immobiliare milanese?

“Il mercato milanese è in crescita da cinque anni, - spiega l’Ad di Abitare In, - almeno dal primo trimestre 2014. Si sono superati i picchi del 2007-2008 e i prezzi stanno aumentando da circa 18 mesi. Il maggiore driver del mercato è la straordinaria crescita demografica della città, non tanto per le nuove nascite, che non ci sono, quanto perché Milano attrae sempre più persone dal resto d’Italia e anche a livello internazionale per studio, lavoro, ricongiungimento familiare che crea esigenza abitativa. Le stime del Comune di Milano sono per almeno 400 mila individui in arrivo nel prossimo decennio, in un sistema che produce in media 3 mila case nuove all’anno. Quindi un importante gap domanda offerta che si ripercuoterà sui prezzi e che andrà tenuto in considerazione per gli sviluppi futuri. Occorre che aumenti la capacità produttiva della città. Ciò unito al trend degli affitti brevi che sottrae abitazioni usate al mercato della vendita per destinarle alla locazione, il che crea ulteriore carenza”.

Quali sono gli eventuali rischi di questa situazione?

“Rischi sistemici non ne vedo, - risponde Marco Grillo. - I prezzi potrebbero continuare a salire, con conseguente ulteriore selezione di abitanti che possono permettersi effettivamente una casa all’interno del comune di Milano. Potrebbe profilarsi un’espansione quindi fuori dal comune, anche se al momento le richieste di appartamenti sono tutte entro i confini perché chi viene a Milano vuole fruirne i servizi e le caratteristiche. Ma qualora ciò non dovesse più essere sostenibile la gente tenderà a spostarsi verso le periferie e i comuni limitrofi, che dovrebbero averne beneficio”.

Quali sono le prospettive di crescita di Abitare In?

“Abitare in ha accelerato molto i propri piani di sviluppo, - risponde l’Ad. - Ci siamo quotati in borsa tre anni fa, nell’aprile 2016, con un piano di 280 appartamenti. Oggi siamo a 1300 e vediamo l’opportunità di una crescita non lineare e di accelerare ulteriormente il piano di sviluppo”.

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