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Stanze in affitto, perché i canoni sono in calo in Italia e in Europa
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La pandemia continua a colpire il mercato degli affitti; secondo l’International Rent Index Report di HousingAnywhere il primo trimestre del 2021 vede ancora prezzi in calo, anche se meno rapidamente rispetto al periodo precedente. Ecco cosa sta succedendo nelle città europee.

Stanze in affitto, a Milano canoni in maggior calo

In Italia, per le stanze private, si continua ad assistere ad un importante calo dei prezzi degli affitti rispetto al primo trimestre del 2020, tanto che ben tre città italiane sono presenti nella top 5 delle città europee in cui gli affitti per stanze singole hanno subito nel 2021 una riduzione maggiore: Milano è al primo posto, seguita da Madrid, Torino, Roma e Valencia. Rispetto al primo trimestre del 2020, Milano vede nel 2021 i prezzi medi per una stanza singola abbassarsi a 561€ (-13,7%), Torino a 386€ (-13,3%), Roma a 525€ (-13,2%) e Firenze a 431€ (-6,4%).

Ciò non accade con i prezzi degli appartamenti, i cui numeri mostrano percentuali di decremento rispetto allo scorso anno molto lievi. Nel 2021, i prezzi degli appartamenti per Milano si sono abbassati infatti solo del 3,8% (1,145€) rispetto al primo trimestre 2020, a Roma la riduzione è del -5,9% (1.060€), a Firenze del -5,4% (936€). Torino continua invece il trend al ribasso delle stanze singole, offrendo prezzi per gli appartamenti dell’11,5% più bassi rispetto allo stesso trimestre del 2020.

Affitti a Milano e Roma, segnali di ripresa

Se guardiamo invece ai numeri indicativi della situazione del primo trimestre 2021 rispetto al trimestre precedente (quarto trimestre 2020) si nota come il mercato sia in lenta ripresa e che i prezzi stanno cominciando a stabilizzarsi sui valori di mercato pre-Covid. Se rispetto al primo trimestre del 2020 Milano e Roma mostrano un notevole abbassamento dei prezzi per le stanze singole, non è lo stesso per i canoni d’affitto rispetto all’ultimo trimestre del 2020 dove la diminuzione è rispettivamente solo del -1,6% e del -2,1%. Inoltre, se Torino mostra un mantenimento dei prezzi rispetto al trimestre precedente (0,0%), Firenze rivela un aumento dello 0,3%. La situazione è simile per gli affitti dei bilocali.

Stanze in affitto, a Berlino sempre più care

Se a livello europeo l'Italia e la Spagna continuano a mostrare i cali più significativi nei canoni d’affitto, in altre città europee il trend del calo dei prezzi degli affitti si è invece fermato. Ad esempio, dopo essere stati in ribasso per tutto il 2020 a causa del limite imposto sugli affitti, i prezzi degli affitti degli appartamenti a Berlino mostrano un forte aumento: +11% a 1.122 euro al mese. Dall'introduzione del tanto contestato Mietendeckel nel febbraio del 2020, gli affitti sono scesi tra il 10 e il 15%. L'Istituto Economico Tedesco (DIW) ha riferito che se da un lato il limite degli affitti ha spinto un forte abbassamento dei costi in tutta la capitale, dall'altro ha causato per Berlino una contrazione del mercato di oltre il 50%.

Per la prima volta dal secondo trimestre 2020, Madrid ha visto gli affitti aumentare dell'1,4% (1.119 euro) per i bilocali. Come risultato del fatto che gli alloggi turistici non vengono più prenotati, molti di quegli appartamenti nei segmenti di prezzo più alti sono rientrati a far parte del mercato residenziale, il che è anche sotto un tetto massimo di affitti proposto.

Vienna sta fermando la forte tendenza al ribasso registrata nei trimestri precedenti. La legislazione contro gli affitti a breve termine, combinata con la riduzione della domanda internazionale, sta ancora influenzando i prezzi degli affitti, ma ad un ritmo più lento rispetto ai mesi scorsi. I bilocali sono scesi dell'8,5% rispetto al -10,5% dello scorso trimestre, con un affitto medio di 876 euro al mese.

Mercato degli affitti: previsioni 2021

“Con il mercato degli affitti apparentemente legato al rilascio dei vaccini, si apre uno spiraglio di luce per mercato. Certo, è sempre meglio essere cauti e prudenti, ma il futuro sembra decisamente migliore rispetto agli ultimi 12 mesi,” ha dichiarato Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere. “La campagna vaccinale sta procedendo più lentamente di quanto il mondo sperasse, e ciò si riflette anche sul rallentamento della ripresa dei mercati degli affitti. Ci aspettiamo infatti che l’offerta ricominci a crescere una volta che le chiusure saranno revocate. Gli appartamenti Airbnb che sono stati messi a disposizione del mercato degli affitti residenziali durante la pandemia ritorneranno al settore turistico, a meno che i governi non prendano azioni decisive per proteggere il patrimonio abitativo residenziale.”

Alcune città, infatti, stanno già limitando il numero di appartamenti turistici da trasformare in appartamenti abitativi. Infatti, la carenza di abitazioni destinate ad un affitto a lungo periodo rispetto alla domanda, è ancora dilagante nella maggior parte delle grandi città. Quasi nessun nuovo alloggio è stato costruito o completato, e le università hanno riportato un aumento delle iscrizioni, con un picco più alto del solito previsto per il prossimo settembre.

 

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