A Roma i protagonisti del settore si sono incontrati per discutere dei temi più caldi del real estate
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Refuture
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Post pandemia, digitalizzazione, crisi energetica e aumento dei tassi d’interesse. Sono questi i principali fattori con i quali il settore immobiliare in Italia si sta trovando a dover fare i conti. Ad aggiungersi ora c’è anche la discussa direttiva europea sulle case green, il cui primo voto è previsto il prossimo 9 febbraio. Proprio di questi temi si è occupato l’evento “Refuture, il futuro del mercato immobiliare”, promosso dall’onorevole Pino Bicchielli e organizzato da Locare.

Giunto alla terza edizione, l’evento dal titolo “Il futuro del mercato immobiliare tra crisi energetica, pandemia e digitalizzazione” si è svolto alla Camera dei Deputati di Roma e ha visto la partecipazione dei principali protagonisti del mondo immobiliare, che hanno dato vita a un interessante dibattito incentrato su quelli che sono i temi più caldi del real estate. Tra i presenti anche Antonio Giordano, co-ceo di idealista.

Aprendo i lavori, l’onorevole Pino Bicchielli, membro della Commissione Difesa e Vicepresidente Gruppo Noi Moderati, ha spiegato: “Il valore annuo complessivo degli investimenti nel comparto immobiliare tra costruzioni, spesa per affitti e servizi di intermediazione immobiliare rappresenta circa il 30% del Pil nazionale, con un numero di occupati che supera i 7,3 milioni. In attività immobiliari è investito il 60% del patrimonio complessivo delle famiglie italiane che, a seguito delle attuali tensioni geopolitiche, scontano l’aumento dell’inflazione, dei costi dell’energia e dei tassi di interesse dei mutui e dei finanziamenti modificando, di conseguenza, le proprie scelte abitative. Non solo, con la riqualificazione urbana, l’efficientamento energetico, la sostenibilità e l’impatto sul territorio, il settore immobiliare rientra tra gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 e dal Pnrr”.

E Andrea Napoli, ceo di Locare, ha sottolineato: “Le prossime generazioni porteranno una rivoluzione copernicana nel mercato immobiliare, per la loro velocità di approccio, lettura e raccolta dati e, soprattutto, per le loro nuove abitudini di consumo. La casa non sarà più percepita come un bene bensì come una commodity, il cui valore è determinato dall’uso e non più dalla proprietà”.

Nel corso dell’evento, Antonio Giordano ha presentato i risultati della terza edizione della ricerca consumer “La casa che immagino”, sottoposta tra fine novembre 2022 e gennaio 2023 a 3.200 utenti in tutta Italia: “L’assoluta maggioranza degli intervistati, cioè l’87%, ha intenzione di cambiare casa nell’arco dei prossimi due anni; il 69% ha intenzione di accendere un mutuo per finanziare l’acquisto. L’affitto viene vissuto come una scelta provvisoria in attesa dell’acquisto (22% del campione) oppure dettata da esigenze lavorative (19%)”. Ma qual è la casa dei sogni degli italiani? Secondo quanto evidenziato dal co-ceo di idealista: “La casa ideale dovrebbe essere di grandi dimensioni: in cima alla lista delle preferenze troviamo il trilocale (33%), seguito dal quadrilocale (30%) e dal pentalocale (26%). La periferia batte il centro città, con il 41% contro il 28%”.

Antonio Giordano
Antonio Giordano, co-ceo di idealista Refuture

Nell’approfondire la presentazione “I nuovi ‘clienti’ e la casa ideale tra desideri, sogni e aspettative degli Italiani”, Giordano ha sottolineato: “La sfida più grande per l’agente immobiliare, da sempre, è quella di riuscire a comunicare l’enorme valore che apporta nel processo di acquisizione e vendita di un immobile”. Delineando poi il cliente futuro, il co-ceo di idealista ha affermato: “In un futuro prossimo il cliente andrà segmentato in funzione delle abitudini di acquisto e di approccio al mondo del digitale. Con l’arrivo sul mercato immobiliare delle generazioni Z ed Alfa, il cliente futuro sarà un cliente per il quale sarà importante sentirsi parte della comunità, un cliente che guarderà in maniera attenta e consapevole al sociale e si aspetterà che le aziende tengano sempre un legame col territorio in cui lavorano. Sarà un cliente per il quale un’esperienza virtuale dovrà essere coinvolgente come una reale. Catturare l’attenzione di queste due categorie di potenziali clienti diventerà fondamentale perché gli altri diventeranno residuali”.

All’evento, ha partecipato tra gli altri anche Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma, che ha analizzato l’impatto della triplice crisi – economica, geopolitica e pandemica – sul mercato immobiliare italiano. “L’Italia – ha detto Dondi dall’Orologio – in questo momento cresce più degli altri Paesi, ma le evoluzioni per il futuro sono preoccupanti, con una forte recessione che ci attende da qui a qualche mese”. L’ad di Nomisma ha quindi spiegato: “Le compravendite di abitazioni sono cresciute fino a 750mila nel 2022, ma ora l’andamento risulta già indebolito perché il conto economico familiare è compromesso dall’inflazione. Anche l’offerta di credito è diventata più selettiva e rigida, perché le banche temono le possibili insolvenze nei prossimi anni: nel 2023 dunque verranno concessi meno mutui e per importi minori. A valle di questo fenomeno, possiamo attenderci una crescita temporanea del mercato delle locazioni. Questo mentre la crescita dei prezzi va incontro a un rallentamento – con la significativa eccezione di Milano – anche per la scarsità di immobili nuovi e di qualità”.
 

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