Nella classificazione odierna delle categorie catastali, la classe A3 identifica gli immobili ad uso abitativo di tipo ordinario. Si tratta, quindi, di soluzioni abitative funzionali, pratiche e accessibili, ampiamente favorite da quegli acquirenti che non sono necessariamente alla ricerca di lusso o di particolari caratteristiche architettoniche. Rispetto alle residenze di pregio A2, è chiaro che tali dimore sorgono in posizioni urbane o rurali, hanno metrature più ridotte, prezzi più convenienti in termini di gestione ed acquisto e sono soggette a regimi di tassazione minori.
Scopriamo gli aspetti più importanti della categoria catastale A3, soffermandoci su caratteristiche e requisiti di questa tipologia di residenze, ma anche su vantaggi e svantaggi ad essa correlati. In questo modo sarà possibile identificare il gruppo catastale d’appartenenza della propria abitazione ed agire nel pieno rispetto delle norme in vigore.
Cos’è la categoria catastale A3?
La categoria catastale A3 si riferisce alle unità immobiliari di tipo residenziale economico, tra le quali spiccano, per esempio, appartamenti, case unifamiliari o bifamiliari e altre abitazioni residenziali in comune. In genere, si tratta di abitazioni che possono variare notevolmente in termini di dimensioni, adattandosi alle esigenze di ciascuno: dimore più compatte, ideali per single o coppie, così come case più ampie e spaziose, perfette per famiglie numerose.
Per quanto riguarda invece la loro posizione, queste unità immobiliari tendono a sorgere in diverse zone urbane e rurali, senza requisiti di prestigio o esclusività (es. quartieri residenziali tranquilli o in prossimità di servizi e infrastrutture essenziali come scuole, negozi e trasporti pubblici). Infine, in merito alle finiture, si può dire che queste sono generalmente funzionali, durature e di qualità mediao buona, ma senza lusso o particolari dettagli di design avanzati. Ciò non esclude, tuttavia, la possibilità di personalizzare gli spazi secondo i propri gusti e le proprie preferenze.
Quali sono i requisiti previsti per la categoria A3 al catasto?
Perché un immobile possa rientrare nella categoria catastale A3, devono essere soddisfatti determinati requisiti specifici che ne caratterizzano la tipologia e le peculiarità. Fra questi ultimi spiccano:
- metrature e dimensioni. Le abitazioni rientranti nella categoria A3 presentano dimensioni differenti che si adattano ai bisogni dei vari acquirenti. Ciò nonostante, è importante ricordare che la superficie commerciale non deve essere superiore ai 100 mq, mentre la consistenza catastale può arrivare al massimo fino a 5 vani;
- finiture di qualità economica. Questo vuol dire che le abitazioni di questo tipo dovranno essere caratterizzate da finiture pratiche e funzionali che non contemplino, però né il lusso né tantomeno l’utilizzo di oggetti di design e materiali pregiati;
- distribuzione degli ambienti interni che non prevede una suddivisione tra le aree destinate ad una finalità differente;
- epoca di costruzione, la quale deve risalire tra gli anni ‘50 e ‘60.
- presenza di un solo servizio igienico.
Grazie ai seguenti requisiti è possibile creare un'opzione abitativa che soddisfi le esigenze quotidiane dei residenti, garantendo al contempo una soluzione conveniente, versatile e pratica.
Catasto A2 e A3: differenza tra le classi
Nella classificazione catastale italiana, le categorie A2 e A3 rappresentano due tipologie di immobili con caratteristiche e valori differenti. Vediamo meglio le principali differenze che intercorrono fra loro:
- tipologia delle abitazioni. Se la classe A2 comprende residenze di lusso come ville, appartamenti di pregio e cascine ristrutturate, La categoria A3 riguarda le abitazioni ordinarie, senza particolari caratteristiche architettoniche o storiche;
- caratteristiche in termini costruttivi. Gli immobili A2 presentano caratteristiche costruttive, tecnologiche e rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico, spesso con elementi architettonici unici e particolari di pregio. Al contrario, gli immobili A3 hanno peculiarità costruttive conformi agli standard abitativi senza particolari elementi distintivi o aspetti architettonici rilevanti;
- Le abitazioni A2 sono solitamente di ampia metratura (oltre i 100 mq), offrendo spazi abitativi generosi e stanze ben proporzionate. Diversamente, le abitazioni A3 hanno dimensioni variabili (fino a 100 mq), assicurando soluzioni abitative adatte a diverse esigenze familiari;
- finiture e dettagli interni. Mentre i fabbricati di classe A2 sono dotati di finiture di alta qualità con materiali pregiati e dettagli di design raffinati che creano un ambiente lussuoso e raffinato, i fabbricati A3 presentano finiture di qualità media o buona, più economiche e accessibili;
- valutazione fiscale e prestigio. Gli immobili A2 sono soggetti a una valutazione fiscale più elevatarispetto ad altre categorie, riflettendo il loro status di edifici di lusso e prestigio. Al contrario, gli immobili A3hanno una valutazione fiscale generalmente inferiore, in quanto abitazioni ordinarie.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della categoria A3?
Analizzare i vantaggi e gli svantaggi della categoria catastale A3, è importante per comprendere le caratteristiche e la convenienza economica derivanti dall’acquisto di una soluzione abitativa di questo genere.
Tra gli aspetti positivi che caratterizzano la cat. A3 si evidenziano:
- prezzo accessibile, in quanto i fabbricati di classe A3 hanno una valutazione fiscale generalmente inferiore rispetto a categorie più lussuose;
- costi di gestione contenuti rispetto a quelli di categorie più prestigiose. Le spese per la manutenzione, le utenze e le tasse di proprietà possono essere inferiori, consentendo un risparmio nel lungo termine;
- accessibilità ai finanziamenti, facilitata dal loro prezzo di vendita più basso. Non a caso, le istituzioni finanziarie sono più propense a concedere prestiti o mutui per immobili di classe A3, offrendo maggiori opportunità di accesso a finanziamenti convenienti;
- affordability per una fascia più ampia di acquirenti, inclusi giovani professionisti, coppie, famiglie e investitori. La convenienza economica rende gli immobili A3 accessibili a un pubblico più ampio, consentendo a più persone di realizzare il sogno della casa propria o di diversificare il proprio portafoglio immobiliare;
- potenziale di crescita del valore. Nonostante il loro prezzo più accessibile, il valore di un immobile della categoria A3 può crescere nel tempo. Se situati, infatti, in un'area con prospettive di sviluppo positivo, queste residenze possono offrire un buon ritorno sull'investimento nel lungo termine.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, invece, si evidenziano:
- limitazioni sul valore di mercato. A causa della loro valutazione fiscale inferiore, gli immobili di classe A3 potrebbero avere un valore di mercato più basso rispetto ad altre categorie, influenzando potenzialmente il loro apprezzamento nel tempo;
- limitate opzioni di lusso per chi le acquista;
- impiego di materiali economici per la loro costruzione;
- necessità di manutenzione più frequente rispetto a dimore di pregio, dotate di impianti e finiture di alta qualità.
Infine, un ultimo svantaggio deriva da un ricavo minore nel momento in cui si decide di rivendere tale tipologia d’immobile.
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Le persone che mostrano interesse per la categoria catastale A3 sono alla ricerca di risposte a una serie di domande aggiuntive:
Cos’è la categoria A1?
La classe catastale A1 riguarda le residenze di fascia alta, note come dimore di tipo signorile, includendo le unità immobiliari di edifici situati in zone prestigiose caratterizzate da costruzioni, tecnologie e finiture di qualità superiore rispetto agli edifici residenziali comuni.
Come passare da A4 a A3 Catasto?
Di solito, per effettuare una variazione catastale di un immobile, si richiede l'intervento di un professionista come un geometra, un architetto o un ingegnere. Questi esperti si occupano di eseguire la procedura DOCFA dell'Agenzia delle Entrate, che permette di apportare le modifiche all'interno del catasto. Per passare da A4 a A3 come classe catastale è, quindi, fondamentale contattare un tecnico qualificato capace di valutare la fattibilità del cambio di categoria, tenendo in considerazione le normative locali (es. regolamento urbanistico), e guidare il proprietario attraverso l'iter burocratico necessario per completare la variazione catastale.
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