Il raffreddamento evaporativo può essere un ottimo sostituto del classico condizionatore per rinfrescare casa.
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Raffreddamento evaporativo
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Al giorno d’oggi l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale sono due temi centrali. Per questo motivo, trovare delle opzioni più ecologiche per rinfrescare l’aria all’interno delle nostre case è di fondamentale importanza. Il raffreddamento evaporativo viene incontro a questa nuova esigenza, abbassando la temperatura dell’aria sfruttando il naturale processo di evaporazione dell’acqua. Questa tipologia di impianto non solo riduce in modo significativo il consumo energetico e i costi operativi, ma evita anche l'uso di refrigeranti sintetici dannosi per l'ambiente.

Cos’è il raffreddamento evaporativo?

Il raffrescamento evaporativo è un metodo antico che permette di rinfrescare l’aria sfruttando il principio naturale dell'evaporazione. Questo processo veniva già utilizzato dalle civiltà egizie, che attraverso delle semplici tecniche, come il passaggio dell'aria sopra dei contenitori d'acqua o il posizionamento di canne bagnate davanti alle porte e alle finestre, riuscivano a creare una brezza fresca e piacevole. Anche Leonardo da Vinci esplorò questa tecnica, creando un raffreddatore evaporativo a ventola. 

Questo metodo non solo riesce a creare un clima confortevole, ma riduce anche il consumo energetico, poiché sfrutta principalmente l'acqua e una quantità minima di elettricità, rendendolo una soluzione sostenibile per il raffrescamento di ambienti domestici e lavorativi durante i mesi caldi.

Raffreddamento evaporativo
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Come funziona il raffrescamento evaporativo?

Il principio di base che viene utilizzato per abbassare la temperatura dell’aria con questo tipo di condizionatore è quello dell’evaporazione dell’acqua. In poche parole, l'aria calda proveniente dall’esterno dell’abitazione viene aspirata da un ventilatore e viene fatta passare attraverso dei pannelli filtranti, composti da cellulosa, che sono costantemente bagnati da un sistema di distribuzione e di pompaggio dell'acqua.

Quando l'aria attraversa questi pannelli, cede parte del suo calore all'acqua, che evapora, rinfrescando l'aria. L’aria raffreddata e purificata viene poi distribuita all'interno dell'ambiente tramite dei diffusori, assicurando così una climatizzazione delle stanze sempre efficiente. 

Per evitare il ristagno e far sì che il sistema funzioni al meglio, l'acqua residua viene scaricata in automatico. A seconda della tecnica che viene adottata, l'efficacia può variare. Per esempio, il raffreddamento evaporativo a due stadi può ridurre la temperatura fino a 7°C, con un'umidità inferiore rispetto ai metodi diretti, rendendo il sistema particolarmente efficace e sostenibile.

Quanto consuma un raffrescatore evaporativo

Un sistema di raffreddamento evaporativo, generalmente, raffresca l’aria consumando solo poche decine di Watt all’ora, più o meno come un ventilatore. Il motivo di questo basso consumo energetico risiede nel fatto che il raffrescamento evaporativo sfrutta principalmente l'acqua e l'aria per abbassare la temperatura dell’aria, riducendo la necessità di una potenza elettrica elevata. 

Quanto abbassa la temperatura un raffrescatore

Un raffrescatore evaporativo può abbassare la temperatura di una casa fino a 10°C rispetto a quella presente all'esterno. A differenza dei sistemi di climatizzazione tradizionali, che possono richiedere un alto dispendio di energia per ottenere una riduzione simile della temperatura, i condizionatori evaporativi offrono un metodo più immediato e sostenibile. 

Raffreddamento evaporativo indiretto e diretto

Il raffreddamento evaporativo può essere diretto o indiretto. Il raffrescamento diretto è il più semplice e funziona facendo passare l'aria calda attraverso un filtro bagnato. Questo processo abbassa la temperatura dell'aria grazie all'evaporazione dell'acqua, ma tende ad aumentare l'umidità dell’ambiente interno, il che lo rende meno confortevole, soprattutto quando si tratta di spazi chiusi di piccole dimensioni. 

Al contrario, il raffrescamento indiretto utilizza uno scambiatore di calore per separare i processi di evaporazione e di raffreddamento. In questo sistema, l'aria calda passa prima attraverso un circuito dove avviene l'evaporazione, e poi attraverso un secondo circuito dove l'aria viene raffreddata senza aumentare eccessivamente l'umidità interna. Questo approccio è più flessibile e adatto per gli ambienti soggetti ad alta umidità o per gli spazi piccoli, poiché non modifica drasticamente il livello di umidità dell'aria. 

Entrambi i sistemi sono efficienti dal punto di vista energetico e hanno bassi costi di gestione, ma il raffreddamento evaporativo indiretto permette di controllare meglio il tasso di umidità, rendendolo la scelta ideale per tutti quegli ambienti soggetti a delle esigenze particolari. Tuttavia, ha anche delle ventole molto rumorose, in modo particolare i modelli più piccoli.

I vantaggi del raffreddamento evaporativo

Il raffreddamento evaporativo offre numerosi vantaggi rispetto ai classici sistemi di condizionamento tradizionali, rendendolo una scelta ecologica ed economica per il raffreddamento degli ambienti. 

In primo luogo, è estremamente efficiente dal punto di vista energetico, poiché il processo di evaporazione dell'acqua richiede decisamente meno energia rispetto ai condizionatori d'aria, che utilizzano compressori e gas refrigeranti. Inoltre, utilizza l’acqua come principale refrigerante, evitando così l'uso di gas sintetici nocivi che possono danneggiare l'ambiente domestico e contribuire al riscaldamento globale. 

I costi di installazione e di manutenzione di questo tipo di dei sistemi sono generalmente inferiori rispetto ai classici condizionatori d'aria, rendendoli un'opzione economicamente vantaggiosa. 

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