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compravendite residenziali 2024
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Dopo la battuta d'arresto del primo trimestre, le compravendite residenziali hanno registrato un'inversione di tendenza nel corso del 2024. Nonostante i numeri siano ancora inferiori ai dati del 2021 e 2022, sono il segnale di un ritrovato vigore del mercato immobiliare che fa ben sperare per il prossimo futuro. Due i fattori che influiscono in questo panorama: il calo dell'inflazione e il taglio dei tassi di interesse sui mutui che stanno dando nuova vita alla domanda di abitazioni.

Compravendite immobiliari 2024, i dati dell'Agenzia delle Entrate

Il 2024 si apre con una flessione del 7,2% nel numero di transazioni rispetto all'analogo trimestre del 2024 che si attestano a 155mila, circa 12mila in meno rispetto all'anno precedente. A dirlo è la nota trimestrale OMI relativa al I trim 2024 dell'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate che attesta un calo generalizzato in tutte le aree territoriali, ma in particolar modo al Nord. Nelle grandi città, il calo è maggiore rispetto al dato nazionale, con alla testa Milano e Torino.

Nel II trim 2024, secondo l'OMI le compravendite di abitazioni crescono dell'1,2%, con un numero di transazioni pari a circa 187mila unità, oltre 2mila in più rispetto all'analogo periodo del 2023. I dati delle compravendite divisi per abitazioni di nuova costruzione e abitazioni esistenti, mostrano per le prime un calo significativo (quasi il 15% rispetto al 2023), mentre per le seconde un aumento del 2,5%. 

In controtendenza rispetto al dato nazionale, nelle grandi città si registra una lieve flessione, più accentuata a Milano e Firenze (con un calo superiore al 7%).

Nel III trimestre dell'anno, accelera la crescita delle transazioni di case (+2,7%) e 161mila abitazioni vendute. I rialzi sono diffusi in tutte le città ad eccezione di Milano e Napoli, in calo del -4,8% e -3,6% rispettivamente. Torino mostra l’incremento degli scambi più elevato, +9,6%. 

Compravendite residenziali 2024
OMI

Il parere degli esperti del settore

Secondo un'analisi di Abitare Co. la forte frenata delle compravendite nel primo trimestre del 2024 è evidente sopratutto nelle settore delle nuove costruzioni ed è dovuto alla scarsità di nuove case ad alta efficienza energetica, all'incertezza economica e al calo del potere d'acquisto.

Il panorama più favorevole nel II trimestre segna una ripresa del mercato delle compravendite residenziali dopo sei trimestri consecutivi di calo. Secondo Diego Vitello, Research Manager di Gabetti Property Solutions il secondo trimestre dell’anno si potrebbe "definire ‘l’anno zero’ del mercato residenziale italiano, in cui i due parametri economici, che avevano messo alla finestra tante famiglie nell’acquisto dell’abitazione, hanno imboccato un’inversione di tendenza positiva”.

Secondo l'indagine Fimaa-Concommercio, gli italiani sono tornati a pianificare l'acquisto di una casa. Nel 2024, si effettueranno circa 710mila compravendite immobiliari, un numero sostanzialmente in linea con i livelli dell'anno precedente.

Il futuro del mercato immobiliare

Secondo il 3º Osservatorio di Nomisma sul mercato immobiliare 2024, il settore immobiliare sembra essersi lasciato alle spalle il momento più difficile e ha già avuto inizio una fase più espansiva del mercato. Due sono i fattori che potrebbero portare a una nuova spinta del mercato immobiliare. Da una parte, la tenuta dei redditi delle famiglie, dall'altra, condizioni di accesso al credito più favorevoli.

Meno ottimista, il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino, che considera il 2024 "un anno non ancora particolarmente felice", ma che in prospettiva "vede una crescita del mercato".

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