Per costruire una piscina interrata è necessario chiedere una serie di permessi per essere in regola. Ecco quali.
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costruire piscina interrata
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Così come per qualsiasi altro progetto edilizio anche per costruire una piscina interrata è necessario pianificare nel dettaglio la sua realizzazione, gestendo in modo ottimale tutte le sue fasi, che passano dagli scavi, dalla costruzione della base e della struttura e si concludono con l’installazione degli impianti necessari al suo funzionamento e alla posa delle rifiniture. Prima di iniziare i lavori è importante ottenere i permessi necessari, ma soprattutto è indispensabile rispettare le normative locali, le quali, in alcuni casi, possono essere differenti tra loro.

Cos’è una piscina interrata?

Cosa si intende per piscina interrata e quali sono le sue caratteristiche più importanti? È una vasca artificiale, che viene costruita al di sotto del livello del suolo. L’obiettivo di questa soluzione è quello di mettere a disposizione degli utenti un manufatto duraturo e che, almeno nella maggior parte dei casi, risulta essere leggermente più lussuoso rispetto alle piscine fuori terra.

Le caratteristiche di questi manufatti possono variare per dimensioni, forme e materiali che vengono utilizzati: è possibile scegliere, per esempio, tra il cemento armato, liner - ossia una pellicola in PVC - e vetroresina. Anche se è la soluzione più costosa, il cemento armato permette di ottenere una maggiore personalizzazione ed è più duraturo nel tempo.

una piscina interrata
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Che permessi ci vogliono per costruire una piscina interrata

La realizzazione di una piscina interrata è sempre soggetta alla richiesta di un permesso, perché il terreno viene modificato in modo molto importante. Il discorso cambia leggermente per le piscine fuori terra, per le quali, almeno in molti casi, non è necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione. Sempre che non determinino delle modifiche significative al paesaggio.

Per realizzare le piscine interrate è necessario sono necessari una serie di permessi:

  • il permesso di costruire: la sua richiesta diventa obbligatoria nel caso in cui il volume della piscina dovesse superare il 20% di quello dell’immobile principale. La sua richiesta deve essere inoltrata presso lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune, mentre il progetto deve essere predisposto da un professionista abilitato;
  • la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): nel caso in cui il volume della piscina dovesse essere inferiore al 20% dell’immobile è possibile presentare una semplice SCIA, grazie alla quale è possibile avviare i lavori subito dopo la sua presentazione. È necessario, anche con una semplice SCIA, allegare un progetto particolareggiato;
  • l’autorizzazione della Soprintendenza: permesso necessario nel momento in cui l’area nella quale si ha intenzione di costruire la piscina interrata insiste all’interno di una zona soggetta a dei vincoli paesaggistici o storici. È necessario ottenere il permesso prima di iniziare i lavori;
  • autorizzazioni ambientali: nel momento in cui si apre un cantiere in una zona dove sono presenti dei vincoli idrogeologici è obbligatorio consultare un geologo e procedere con la richiesta delle opportune autorizzazioni;
  • autorizzazione ASL: il via libera al progetto della piscina deve arrivare anche dall’Azienda Sanitaria Locale, che deve approvare come vengono trattate le acque e in quale modo verranno scaricate. Nel caso in cui dovesse mancare questa autorizzazione, il Comune potrebbe opporsi al rilascio dei vari permessi che si rendono necessari. Ad ogni modo è una pratica particolarmente rapida, che potrebbe richiedere pochi giorni.

A livello locale è necessario verificare se è necessario ottenere una certificazione antisismica: molte Regioni la potrebbero chiedere per garantire la sicurezza strutturale della piscina. La certificazione deve essere allegata agli altri documenti, anche all'interno di lavori di ristrutturazione.

Come si fa a chiedere i vari permessi

I permessi possono essere richiesti seguendo una procedura molto precisa. Vediamo, passo a passo, come è necessario muoversi correttamente:

  • prima di tutto è necessario consultare il Comune presso il quale è ubicato l’immobile. È importante rivolgersi all’ufficio tecnico per avere delle informazioni dettagliate e precise per conoscere quali siano i requisiti per realizzare la piscina e quali procedure devono essere seguite;
  • è necessario preparare tutta la documentazione, raccogliendo i progetti e le certificazioni necessarie a cui dovranno essere allegati tutti gli atti richiesti dalla normativa attualmente in vigore;
  • si presenta la domanda in Comune: devono essere compilate e presentate le domande per ottenere i permessi necessari. È obbligatorio seguire tutte le indicazioni che vengono fornite dal Comune;
  • si deve attendere la risposta. Questo è un vero e proprio must, anche se per arrivare ci possono volere da alcune settimane a diversi mesi. In attesa dell’esito definitivo, è opportuno monitorare eventuali comunicazioni che arrivano dall’Ente e le richieste di integrazione dei documenti;
  • a questo punto si possono iniziare i lavori. È bene iniziare a costruire la piscina interrata solo quando sono arrivati tutti i permessi necessari. In questo modo si rispetta la normativa vigente.

Quando non è necessario un permesso per una piscina

La costruzione di una piscina interrata richiede sempre un permesso specifico. Quindi non ci si può muovere senza averlo ottenuto. Se si ritiene troppo complicata questa strada si può realizzare una piscina fuori terra, per la quale, almeno la maggior parte delle volte, non è necessario ottenere dei permessi, perché non si devono effettuare degli scavi e non vengono apportate delle modifiche permanenti al terreno.

Ad ogni modo, anche in questo caso, è sempre opportuno interfacciarsi con gli uffici comunali, in modo da verificare se ci siano dei requisiti specifici da rispettare.

Donna in costume
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Cosa si rischia per una piscina abusiva

Realizzare una piscina senza aver richiesto i permessi necessari potrebbe dimostrarsi una pessima idea, anche solo per le sanzioni di tipo amministrativo e penale a cui si rischia di andare incontro. Nel novero delle sanzioni di tipo amministrativo ci sono:

  • una multa per abuso edilizio. Nel caso in cui la piscina sia stata costruita senza aver ottenuto il permesso di costruire, la sanzione può variare tra 5.164 e 51.645 euro, a seconda della gravità dell’abuso che viene contestato e dalla difformità rispetto alle autorizzazioni che sono state richieste. Quando dovessero essere accertate delle violazioni delle norme edilizie o della modalità di esecuzione, è prevista una multa che oscilla intorno a 10.329 euro;
  • ordinanza di demolizione: l'abuso edilizio può portare all’emissione di un’ingiunzione per demolire la piscina entro 90 giorni. Nel caso in cui il proprietario non dovesse ottemperare a questo obbligo, il Comune ha la possibilità di procedere in autonomia alla demolizione e, successivamente, acquisisce l’area occupata dalla piscina;
  • nel caso in cui il proprietario non dovesse rispettare l’ordine demolizione è soggetto ad ulteriori multe che possono oscillare tra 2.000 e 20.000 €.

Quando si dovessero presentare dei casi più gravi, come la lottizzazione abusiva o nel momento in cui dovessero essere violati dei vincoli paesaggistici, le sanzioni potrebbero oscillare tra i 15.493 e 51.645 €, a cui si può aggiungere l’arresto fino a due anni.

Una piscina di lusso
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Quanto costa una piscina interrata 10 mt per 5

Ad incidere sui costi di realizzazione di una piscina interrata sono i materiali che vengono utilizzati. Mediamente si può arrivare a spendere, per una piscina interrata con uno specchio d’acqua 10x5, tra i 28.000 ed i 33.000 euro.

Nel caso in cui si dovesse optare per la variante con sfioro perimetrale, il calcolo del preventivo potrebbe aumentare dal 25% al 35% in più.

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