La corrente può saltare anche in un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione. Quando accade è necessario comprendere cosa sia successo e, soprattutto, se c’è un guasto all’impianto elettrico di casa: una situazione che si può venire a verificare quando è vecchio e deve essere messo a norma. In questo caso è necessario intervenire immediatamente mettendo l'area in sicurezza e deve essere contattato un elettricista qualificato, per appurare cosa sia accaduto e per mettere a norma l’impianto.
Cosa fare se l’impianto elettrico si guasta mentre si ristruttura
Durante una ristrutturazione potrebbero sorgere dei problemi all’impianto elettrico. Nel caso in cui si dovesse riscontrare un guasto, è necessario chiamare un tecnico qualificato in modo da valutare il problema e stabilire se sia sufficiente procedere con una riparazione o se, invece, sia necessario rifarlo completamente.
Il rifacimento o la sostituzione completa dell’impianto elettrico è un onere che, in genere, è a carico del proprietario dell'immobile e rientrano nelle agevolazioni previste dal bonus ristrutturazioni, che permettono di usufruire delle detrazioni fiscali al 50% per l’immobile adibito ad abitazione principale e al 36% per gli altri immobili. Ecco qui come fare un calcolo preventivo per ristrutturazione che tenga conto di tutto.
A queste agevolazioni è possibile accedere nel caso in cui si sia in possesso della Dichiarazione di conformità (DiCo), attraverso la quale possa essere attestata la corretta esecuzione dell’intervento. È necessario, inoltre, essere in possesso delle fatture dei lavori, che devono essere state pagate con dei bonifici parlanti.
Come capire se si è bruciato l'impianto elettrico?
Durante i lavori di ristrutturazione l’impianto elettrico si potrebbe bruciare. Questo avviene quando si verifica almeno uno dei seguenti eventi:
- si sente dell’odore di bruciato dalle prese o dagli interruttori;
- si vedono delle scintille o del fumo da qualche componente dell’impianto elettrico;
- le prese o gli interruttori si surriscaldano;
- ci sono degli scatti frequenti del salvavita;
- le luce tremolano o si spengono all’improvviso.
Questi sono dei segnali d’allarme che dovrebbero iniziare a preoccupare, perché sono il sintomo che qualcosa non sta funzionando nell’impianto elettrico.
Cosa fare in caso di anomalie sull'impianto elettrico
Quando si dovessero riscontrare delle anomalie nell’impianto elettrico mentre si effettua una ristrutturazione si deve bloccare immediatamente l’attività. È necessario, quindi, chiamare un professionista qualificato che possa valutare con precisione cosa sta accadendo e possa far proseguire i lavori in sicurezza.
È importante rivolgersi ad un tecnico e non cercare di risolvere il problema da soli: potrebbe essere pericoloso. Un professionista è in grado di identificare quali sono le cause delle anomalie e procedere con le riparazioni del caso per mettere l’impianto in sicurezza (e a norma).
Le tipologie di guasto elettrico
Sono tre le tipologie di guasto elettrico che si possono trovare in un impianto:
- il sovraccarico. Si viene a verificare nel momento in cui attraverso un circuito passa una corrente superiore rispetto alle sue normali capacità di tensione. Può avvenire nel momento in cui vengono attaccate troppe spine: i cavi e i componenti si surriscaldano, portando l’impianto elettrico a funzionare male e rovinarsi in modo irreversibile;
- il cortocircuito. Siamo davanti ad un guasto più grave del semplice sovraccarico: si verifica nel momento in cui si viene a creare un percorso di corrente tra due punti a potenziale diverso. Viene bypassato il carico normale nel circuito. Questa situazione si verifica perché i vari componenti elettrici sono danneggiati: un corto circuito può essere molto pericoloso;
- le sovratensioni. Come si potrà comprendere dal nome stesso si tratta di un aumento temporaneo delle tensione dell’impianto elettrico. Superare il normale livello di tensione - o, comunque vada, quello che è previsto - danneggia gli vari impianti e gli apparecchi.
Strumenti per la ricerca dei guasti elettrici
Per andare alla ricerca di quali guasti ci siano nell’impianto elettrico è possibile utilizzare alcuni strumenti che vengono realizzati proprio per questo scopo:
- tester elettrico: serve ad individuare in quale punto della linea c’è il problema. Il dispositivo serve per raccogliere una serie di informazioni, come l’intensità, la resistenza o la tensione elettrica;
- termometro a infrarossi o termocamera: servono per identificare le differenze di temperatura che ci sono nei circuiti elettrici.
Contatore e salvavita su ma non c’è corrente
Una delle situazioni che si possono riscontrare nel momento in cui si fanno dei lavori di ristrutturazione è il salvavita su, ma senza corrente. A causare il problema è l'impianto elettrico dell'appartamento. Per risolvere la situazione si devono staccare tutti gli strumenti e gli elettrodomestici presenti in casa e poi, si deve staccare e riattivare il salvavita.
Nel caso in cui non dovesse scattare è necessario scollegare uno per uno gli strumenti e gli elettrodomestici per comprendere quale sia quello che sta causando il problema. Se il salvavita scatta di nuovo o se ci sono dei fili danneggiati, è necessario far intervenire immediatamente un elettricista.
La luce funziona, ma non le prese
Nel caso in cui la luce dovesse funziona alla perfezione, ma le prese no, potrebbero esserci:
- un problema con il circuito elettrico delle prese;
- un interruttore magnetotermico differenziale scattato.
Impianto elettrico a norma, cosa prevede la legge
Sono il Decreto Ministeriale 37/08 e le norme Cei 64-8 a determinare quali caratteristiche debba possedere un impianto elettrico a norma, che deve essere progettato, installato e verificato rispettando gli standard di sicurezza che proteggono da una serie di rischi, come le folgorazioni, i cortocircuiti e gli incendi.
L'impianto a norma deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
- dichiarazione di conformità (DICO). Attraverso questo documento viene certificato che l’impianto è stato realizzato a regola d’arte, rispettando le norme in vigore al momento della sua realizzazione;
- messa a terra. È un sistema di sicurezza attraverso il quale vengono scaricate a terra le dispersioni di corrente. Gli utenti vengono protetti dal rischio di folgorazione;
- interruttore differenziale (Salvavita). Attraverso questo dispositivo l’impianto e le persone vengono protette dalle scosse elettriche;
- protezione da sovracorrenti. Devono essere presenti degli interruttori attraverso i quali viene interrotta la corrente in caso di guasti o sovraccarichi. In questo modo si riescono a prevenire dei cortocircuiti e degli incendi;
- interruttore generale. È un comando centralizzato che serve a togliere l’alimentazione a tutto l’impianto;
- cavi adeguati. I cavi devono essere protetti e disposti in canaline che devono avere un diametro tale da poter sopportare i carichi di lavoro.
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