Per il futuro del mattone non si profila una vera e propria ripresa, ma un miglioramento generale con l'immissione sul mercato di prodotti nuovi. È questo uno dei temi centrali del forum di santa margherita ligure di scenari immobiliari, dal quale è emerso anche un panorama a due velocità con il comparto che cresce in europa, mentre in Italia stenta a decollare a causa della disoccupazione e della bassa inflazione
Fatturato in europa
Se a livello globale abbiamo assistito ad una ripresa del fatturato, grazie principalmentea politiche meno restrittive nella concessione di prestiti e muti, diversa è la situazione in Italia. Il nostro paese è in buona compagnia: dal 2007 la flessione maggiore registratasi è stata in spagna (-32,7%) seguita dalla francia (-23,5%) e dalla francia (-21,4%), ma nell'europa dei 28 il fatturato continua ad avere il segnon segno positivo, sebbene il ritmo di crescita sia minore rispetto al passato. Il 2014 si dovrebbe chiudere con un aumento del 3,6% sul 2013, mentre un'accelerazione è prevista nel 2015, intorno al 4,5%
L'andamento dei prezzi
Passando all'analisi dei prezzi, nei principali paesi europei si è registato un calo medio dei valori dal 2 al 14 per cento, in termini nominali, dal 15 al 26% tenendo in conto l'inflazione. Nel nostro paese il calo dei prezzi (sempre in termini nominali) va dall'8% degli uffici al 18% dell'industriale
Per quanto riguarda il settore residenziale, le compravendite sono stabile, ma si attende un incremento compreso tra il 10 e il 15% nel 2015. Se nel 2014 i prezzi sono scesi dell'1,7%, nel 2015 è prevista una flessione dell'1 per cento. La domanda però resta in fase depressiva con un mercato caratterizzato dalla rinegoziazione dei contratti. La ripresa riguarderà principalmente gli edifici di qualità, dedicati a investitori di qualità
I fattori che frenano la ripresa
Secondo il presidente di scenari immobiliari, mario breglia, in Italia a frenare la ripresa sono soprattutto due indicatori economici fonadamentali. Da una parte la disoccupazione, che ha diminuito il potere d'acquisto dei cittadini, e dall'altra la bassa inflazione. "L'attesa di un aumento dei prezzi avrebbe movimentato le speculaizoni. La stagnazione e la deflazione rischiano invece di ammazzare il mercato"
Secondo breglia c'è anche un altro fattore da considerare "non è da sottovalutare l'aspetto dell'immigrazione: dal 2000 al 2008 quattro milioni di immigrati sono stati regolarizzati e tra loro un milione ha comprato casa: adesso l'immigrazione che interessa il paese è un'immigrazione povera"
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