Oggi è un giorno molto importante per la scozia: si vota per scegliere l'indipendenza dal regno unito o meno. Se dovesse vincere il "sì", quale sarà l'impatto sull'economia? verrà mantenuta la sterlina? una risposta certa non c'è, ma è chiaro che ci saranno effetti sui principali indicatori economici
"Dobbiamo essere molto chiari. Non si tornerà indietro. Sarà una decisione definitiva. Se la scozia voterà per il 'sì', il paese si separerà dal regno unito e seguirà un cammino differente", con queste parole il primo ministro britannico, david cameron, ha sottolineato l'importanza del referendum
Oltre alle implicazioni politiche e sociali, la vittoria del "sì" favorirà in scozia un nuovo scenario macroeconomico. Si apriranno dei negoziati con il regno unito, che potrebbero prolungarsi per almeno due anni e modificare i pilastri sui quali si basa l'economia scozzese
- Settore finanziario: nel settore bancario non dovrebbe cambiare molto, almeno per quanto riguarda la condizione dei clienti. La banca d'inghilterra continuerà a garantire i depositi degli scozzesi. Il problema, però, potrebbe arrivare con la decisione (già annunciata) delle cinque grandi banche con sede in scozia (royal bank of scotland, lloyds banking group, clydesdale, tesco bank e tsb) di spostare i loro quartier generali in caso di vittoria del "sì"
- Moneta: attualmente in scozia c'è la sterlina, ma il divorzio dal regno unito potrebbe far nascere un vero e proprio dilemma. Se la scozia manterrà la moneta britannica, perderà il controllo della sua politica monetaria, che sarà assoggettata alle decisioni della banca d'inghilterra. Se solleciterà il suo ingresso nell'euro, bisognerà vedere come questo avverrà e in ogni caso verrà controllata da francoforte. Si parla anche della possibilità che venga creata una nuova moneta, ma si tratta di un'opzione piuttosto remota in quanto sarebbe alquanto costosa
- Petrolio: l'oro nero che si trova nel mare del nord è uno dei motivi per i quali è stata sollecitata l'indipendenza. Le grandi società con sede in scozia, come bp o shell, hanno chiarito la loro opposizione all'indipendenza, ma non è chiaro cosa faranno se dovesse vincere il "sì". Bisogna sottolineare il fatto che il regno unito è il più grande produttore di petrolio dell'unione europea e che circa il 90% dei pozzi si trova proprio in scozia
- Futuro incerto: il pil della scozia è simile a quello di paesi come il portogallo o l'irlanda e rappresenta l'8% del pil di tutto il regno unito. Una nuova crisi finanziaria potrebbe essere deleteria. Tutto dipende dai negoziati e dalle decisioni che verranno prese dopo l'eventuale vittoria del "sì"
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