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Dalle agevolazioni per le case all'asta al patto marciano, il piano del governo per le banche
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La nuova legge di Bilancio a cui sta lavorando il governo potrebbe contenere un piano sugli Npl, i crediti deteriorati in pancia alle banche. L’obiettivo sarebbe quello di consentire la discesa dello stock e limitare la formazione di nuove sofferenze.

L’ipotesi a cui sta lavorando il governo è quella di creare con l’accordo Ue nuove obbligazioni bancarie intermedie che vengano colpite in caso di bail-in prima dei bond senior e dopo i junior. Il governo vuole poi rilanciare il patto marciano, riproporre le agevolazioni per le aste giudiziarie ed estendere le possibilità di cartolarizzare gli Npl.

Nodo Npl

Per aiutare la discesa dello stock di Npl si prova a estendere il raggio di azione delle cartolarizzazioni, riesaminando il dossier già aperto con la manovrina e la conversione in legge del decreto sulle banche venete.

Per gestire meglio la catena dei rischi, allo studio ci sono le regole per l’introduzione dei bond cuscinetto, in linea con i progetti europei di revisione della direttiva Brrd per la creazione di una categoria intermedia tra i senior, che sono blindati, e i junior, che invece vengono investiti dall’obbligo di condivisione dei costi in caso di crisi.

Rafforzamento patto marciano

Nelle intenzioni del governo c’è anche il rafforzamento del patto marciano, introdotto per facilitare la possibilità per il creditore di rivalersi sui beni immobili del debitore in caso di inadempienza, ma al momento sottoutilizzato.

Con il termine patto marciano viene definito il contratto con cui creditore e debitore si accordano in modo tale che, in caso di inadempimento del debitore, il creditore acquista la proprietà del bene del debitore da quest’ultimo offerto in garanzia. Il creditore ha però l’obbligo di versare al debitore la differenza tra l’importo del proprio credito e il valore del bene oggetto di garanzia.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di case alle aste giudiziarie

Allo studio del governo c’è anche il rilancio dell’imposta di registro fissa a 200 euro per chi compra immobili in asta per tutto il 2018. La misura, che consiste nell’applicazione dell’imposta di registro in misura fissa a 200 euro per chi compra questi immobili e li rivende nei cinque anni successivi, è scaduta lo scorso 30 giugno e potrebbe tornare con la prossima manovra ed essere estesa a tutto il 2018.

Sempre con l’obiettivo di agevolare le vendite nelle aste giudiziarie, nelle intenzioni dei tecnici della Giustizia c’è la possibilità che gli obblighi di vincolo e custodia del terzo pignorato possano valere solo fino al momento dell’udienza indicata nell’atto di pignoramento del bene. Si tratta di una misura che tenderebbe a ridurre i costi sostenuti per il terzo pignorato. Con un’altra norma verrebbe introdotto anche l’obbligo di sfratto dell’immobile pignorato nei casi in cui questo sia messo in vendita.

Cartolarizzazione dei crediti deteriorati

Oltre a prevedere specifiche agevolazioni fiscali per le società veicolo, si punta ad autorizzare la possibilità di cartolarizzare non solo i crediti deteriorati, ma anche quelli performing. L’intervento allo studio pensa a una riscrittura mirata di alcuni articoli della legge 130 del ’99 sulle cartolarizzazioni, già avviata sotto forma di emendamento alla legge di conversione del decreto sulle banche venete, ma di cui poi non se ne è fatto nulla per l’esigenza di mantenere inalterato il testo.

Irap

Sul fronte fiscale, allo studio c’è anche l’estensione all’Irap della possibilità, oggi prevista solo per l’Ires, di riportare nei periodi di imposta successivi l’importo del valore negativo corrispondente alle Dta trasformate in crediti d’imposta.

Quotazione in Borsa

In esame, infine, una revisione, in senso più generoso, dei meccanismi di deducibilità delle spese sostenute per l’ammissione alla quotazione in Borsa (Ipo).

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