“La maestà del Colosseo e la santità del Cuppolone” non passano mai di moda. La grande bellezza della Città Eterna continua ad attirare turisti da ogni parte del mondo, malgrado i problemi che continuano ad affliggerla. Per rendersene conto, basta dare un’occhiata ai dati: Roma ha accolto 15 milioni di visitatori nel 2018 e due suoi beni culturali sono in testa alla classifica dei monumenti più visitati del pianeta.
E così la storia e lo sconfinato patrimonio culturale di Roma fanno da contraltare ai drammatici problemi di smaltimento dei rifiuti, del malfunzionamento del trasporto pubblico e delle strade falcidiate dalle buche. Il fascino della Città Eterna non sembra essere scalfito da un presente di complicata gestione. Ma il dato degli accessi turistici nella Capitale, 15 milioni nel 2018, non è il solo a destare scalpore.
Proprio il simbolo stesso di Roma, il Colosseo, ha fatto registrare il record mondiale di accessi secondo TripAdvisor: 7,4 milioni di visitatori, il 5,7% in più rispetto ai 7 milioni del 2017 e addirittura un milione in più rispetto ai 6,4 milioni del 2016.
Sempre secondo le proiezioni di TripAdvisor, al secondo posto del ranking internazionale ci sarebbero i Musei Vaticani (anche se tecnicamente fanno parte di Città del Vaticano e non di Roma). Nel 2018, infatti, sono stati staccati 6.756.186 biglietti, superando di 500mila unità il record dell’anno precedente.
Da segnalare, anche se con proporzioni più piccole, anche la crescita del MAXXI. Il museo progettato da Zaha Hadid, ha incrementato gli ingressi dell’11,26% rispetto al 2017 con oltre 204mila visitatori (anche gli incassi sono aumentati del 21%). Una performance che conferma il trend degli anni precedenti dopo il +9% toccato nel 2017 e il +30% del 2016.
Non molto lontano da lì, c’è l’Auditorium Parco della Musica, la struttura progettata da Renzo Piano è una delle strutture che ospitano alcuni dei migliori eventi artistici della Capitale che hanno attirato 400mila spettatori, con incassi in rialzo del 4% rispetto all’anno passato grazie alla parallela crescita del numero di eventi (+13%).
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