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Iniziano le insolvenze dei mutui in Spagna dopo la fine delle moratorie per covid
GTRES

Si torna a parlare di insolvenze dei mutui in Spagna dopo le moratorie straordinarie che il governo e il settore finanziario avevano messo in atto nel mezzo della prima ondata di contagi da covid. Secondo i primi dati disponibili, alla fine del terzo trimestre risultano in default complessivamente 2.400 milioni di euro di mutui e prestiti

Al momento, il dato rappresenta a malapena il 2,4% del volume totale dei prestiti per i quali sono scadute le moratorie (100.000 milioni di euro a fine settembre), una situazione che evidenzia le difficoltà di migliaia di famiglie e imprese per far fronte agli obblighi di pagamento. 

Le moratorie promosse dal Governo spagnolo stabilivano un periodo massimo di applicazione di sei mesi e dallo scorso 30 settembre non sono state accolte nuove domande. D'altra parte, le moratorie private nel settore finanziario concedono un periodo fino a 12 mesi e continuano ad essere concesse, sebbene dalla fine del terzo trimestre si tratti di trattative individuali tra banche e clienti.

Questi dati per il terzo trimestre inducono le banche a prevedere che il picco di insolvenze si verificherà nei prossimi mesi. Tra ottobre e novembre, infatti, finiranno le moratorie sulla maggior parte dei prestiti e l'aumento degli arretrati potrebbe riflettersi a partire da dicembre. 

Il mercato ipotizza che i default continueranno a salire nei prossimi trimestri, in coincidenza con la fine delle richieste di nuove moratorie (il termine è scaduto a fine settembre), una recessione economica senza precedenti, la possibilità che migliaia di persone chi si trova in una situazione di ERTE (la cassa integrazione spagnola) finisca per perdere il posto di lavoro e molti lavoratori autonomi debbano chiudere l'attività.

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