Con la risoluzione del Parlamento europeo del 21 gennaio 2021 sull'accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti si è voluta prestare particolare attenzione all'edilizia sociale, pubblica e a prezzi accessibili. Vediamo nel dettaglio quanto previsto dal documento.
Proprio in riferimento a quello che deve essere "un approccio integrato all'edilizia sociale, pubblica e a prezzi accessibili a livello di Ue", il Parlamento europeo:
- invita la Commissione e gli Stati membri a fare dell'edilizia abitativa una delle pietre angolari del piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali; ricorda che le politiche, i programmi di finanziamento e gli strumenti di finanziamento dell'Ue hanno un forte impatto sui mercati immobiliari, sulla qualità del patrimonio abitativo e sulla vita dei cittadini; invita la Commissione a sviluppare urgentemente una strategia integrata per un'edilizia sociale, pubblica, non segregata e a prezzi accessibili, creando un quadro favorevole affinché le autorità nazionali, regionali e locali possano garantire alloggi di qualità sicuri, salubri, accessibili e a prezzi abbordabili per tutti; invita la Commissione, nell'ambito di tale strategia, a migliorare la sua azione per coinvolgere tutti i livelli di governo nell'attuazione piena e coerente del diritto ad un alloggio dignitoso per tutti;
- accoglie con favore l'inclusione dell'accessibilità economica degli alloggi nel semestre europeo; esorta la Commissione a garantire che tutte le raccomandazioni specifiche per paese contribuiscano positivamente all'attuazione piena e coerente dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali, al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e agli obiettivi climatici definiti nel Green Deal europeo; esorta gli Stati membri ad attuare le raccomandazioni specifiche per paese sull'accessibilità economica degli alloggi; afferma che nei programmi nazionali di riforma dovrebbero essere inseriti piani nazionali per alloggi a prezzi abbordabili e chiede alla Commissione e agli Stati membri di definire strategie specifiche per far fronte agli ostacoli al diritto all'alloggio, come la discriminazione, la speculazione, i prestiti predatori, l'accaparramento dei terreni, i conflitti, gli sgomberi forzati, il degrado ambientale e la vulnerabilità alle catastrofi naturali;
- sottolinea la necessità di perfezionare l'indicatore dell'indice dei prezzi delle abitazioni; ritiene che un alloggio abbia un prezzo abbordabile ove il bilancio che rimane a disposizione dell'occupante sia almeno sufficiente per sostenere altre spese essenziali per una vita dignitosa; sottolinea la necessità di sviluppare una definizione globale di accessibilità economica degli alloggi a livello dell'Ue, tenendo in considerazione una vasta gamma di indicatori come i tassi di sfratto e di povertà; sottolinea che l'attuale soglia di riferimento per il tasso di onerosità eccessiva dei costi abitativi fissato al 40 % del reddito disponibile di una nucleo familiare non rappresenta sufficientemente il numero di nuclei familiari che non sono in grado di far fronte al costo del proprio alloggio; chiede una rivalutazione della soglia di riferimento e invita Eurostat a produrre una serie più ampia di dati sulle spese abitative delle famiglie, con intervalli del 5 % tra il 25 % e il 40 % del reddito disponibile;
- esorta la Commissione a fornire dati più precisi, di qualità e comparabili sui mercati immobiliari, e a monitorare l'accessibilità economica degli alloggi in tutta l'Ue, anche a livello locale e regionale, attraverso le statistiche europee sul reddito e sulle condizioni di vita (Eu-Silc) di Eurostat e l'Osservatorio europeo della povertà energetica, tenendo conto della frammentazione dei mercati immobiliari nazionali e delle differenze tra Stati membri;
- invita il Consiglio e gli Stati membri a reintrodurre le riunioni informali dei ministri responsabili dell'edilizia residenziale, coinvolgendo anche il Parlamento, ad aprirle alle parti interessate e a presentare un formato riveduto dei punti focali per gli alloggi, al fine di garantire un meccanismo per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e fornire una piattaforma per lo scambio delle migliori prassi in materia di lotta al fenomeno dei senza dimora e di offerta di alloggi dignitosi e a prezzi accessibili;
- incoraggia gli Stati membri a collaborare in materia di finanziamento degli investimenti sociali finalizzati a risolvere i problemi degli alloggi con le parti sociali, la società civile e il settore privato, molti dei quali svolgono e possono svolgere un ruolo essenziale nella realizzazione e nel mantenimento di soluzioni abitative adeguate per le persone in condizioni vulnerabili;
- invita gli Stati membri a investire maggiormente in residenze sanitarie assistenziali accessibili per gli anziani, con servizi di assistenza di qualità e a disposizione di una più vasta fascia della popolazione anziana;
Per quanto riguarda la garanzia della sicurezza di occupazione e di mercati immobiliari inclusivi, il Parlamento europeo:
- sottolinea che il 25,1 % dei locatari europei che pagano canoni ai prezzi di mercato spende più del 40% del proprio reddito in affitto e che, in media, i canoni di locazione sono in costante aumento; invita gli Stati membri e le autorità regionali e locali a introdurre disposizioni giuridiche, tra cui norme chiare in materia di locazione, per tutelare i diritti degli inquilini e dei proprietari-occupanti, per promuovere la sicurezza sia per i proprietari che per gli inquilini e per evitare gli sfratti, anche dopo misure di ristrutturazione, e anche nel caso di coloro che vivono in un'abitazione espropriata dallo Stato nell'ambito di un processo di restituzione; invita gli Stati membri e le autorità regionali e locali a garantire la trasparenza degli affitti e fornire sostegno alle organizzazioni che si occupano della protezione degli inquilini e dei proprietari-occupanti e a istituire procedure di risoluzione delle controversie con soglie basse;
- invita gli Stati membri a perseguire politiche abitative basate sul principio della neutralità tra accesso alla proprietà, affitto in alloggi privati e affitto in alloggi sociali; invita la Commissione a rispettare tale principio nel semestre europeo; ritiene che il diritto all'alloggio non dovrebbe essere definito in modo restrittivo come accesso all'edilizia sociale, ma in termini più ampi come il diritto a vivere in un'abitazione in pace, sicurezza e dignità; sottolinea l'importanza di fissare criteri di ammissibilità trasparenti per gli alloggi sociali e finanziati con fondi pubblici, al fine di garantire un accesso equo a tali alloggi; incoraggia gli Stati membri ad attuare strategie nazionali per prevenire la segregazione sociale, attraverso una più vasta distribuzione geografica degli alloggi sociali, messi a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dallo status, dal genere, dalla religione o dall'origine etnica; invita gli Stati membri a facilitare l'accesso agli alloggi e a promuovere la diversificazione dei quartieri attraverso un migliore accesso alle agevolazioni creditizie e alla locazione con opzione di acquisto per i giovani, le famiglie a basso e medio reddito e le persone appartenenti a gruppi socialmente ed economicamente svantaggiati; incoraggia gli Stati membri a collaborare con il settore bancario al fine di emettere prestiti a prezzi accessibili garantiti dallo Stato per tali gruppi, prevenendo nel contempo bolle e sovraindebitamento;
- invita gli Stati membri a intervenire più attivamente per correggere le disuguaglianze del mercato degli alloggi, anche fornendo informazioni complete sul funzionamento dei mercati immobiliari, sul numero e la distribuzione geografica delle transazioni, sulle tendenze dei prezzi in specifici segmenti di mercato e sul potenziale di sviluppo di altri segmenti specifici;
- sottolinea che politiche e misure adeguate, che sostengano un'offerta adeguata di alloggi, sono essenziali per bilanciare e rafforzare lo sviluppo economico dell'edilizia abitativa a vantaggio della società nel suo complesso e per garantire un ambiente di vita economicamente accessibile e prospero per tutti; ritiene che le misure adottate debbano essere deliberate, concrete e destinate specificamente all’esercizio del diritto all'alloggio entro tempi ragionevoli e che gli Stati membri debbano stanziare risorse sufficienti e assegnare la priorità ai bisogni degli individui o dei gruppi svantaggiati ed emarginati che vivono in condizioni abitative precarie; invita pertanto gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, a garantire la fornitura di alloggi sociali sufficienti, adeguati e a prezzi accessibili per soddisfare le esigenze abitative di tali persone e gruppi;
- invita gli Stati membri a sviluppare le proprie politiche in materia di edilizia abitativa, per promuovere la crescita economica nel contesto della pandemia di Covid-19;
- nota con preoccupazione l'incremento della finanziarizzazione del mercato immobiliare, in particolare nelle città, in virtù della quale gli investitori considerano gli immobili come beni commerciabili e non come un diritto umano; invita la Commissione a valutare il contributo delle politiche e dei regolamenti dell'Ue alla finanziarizzazione del mercato immobiliare e la capacità delle autorità nazionali e locali di garantire il diritto all'alloggio; invita gli Stati membri e le autorità locali a mettere in atto misure adeguate intese a contrastare gli investimenti speculativi, ad adottare politiche che favoriscano gli investimenti a lungo termine nel mercato dell'edilizia abitativa, e a sviluppare politiche di pianificazione urbana e rurale che favoriscano alloggi a prezzi accessibili, il mix sociale e la coesione sociale;
- sottolinea che la trasparenza sulla proprietà e sulle transazioni immobiliari è fondamentale per evitare distorsioni nel mercato immobiliare e per prevenire il riciclaggio di denaro in questo settore; ribadisce l'obbligo per la Commissione, previsto dalla direttiva antiriciclaggio, di riferire entro il 31 dicembre 2020 sull'esigenza di armonizzare le informazioni sulla proprietà degli immobili e sull'interconnessione dei registri nazionali per evitare speculazioni; ribadisce pertanto il suo invito del 26 marzo 2019 affinché gli Stati membri dispongano di informazioni accessibili al pubblico sulla proprietà effettiva finale dei terreni e dei beni immobili;
- invita la Commissione e gli Stati membri a proteggere in modo migliore i mutuatari dagli sfratti; sottolinea che le persone sfrattate dovrebbero poter far valere i propri diritti dinanzi a un tribunale; invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare le attuali norme di condotta vincolanti per i creditori, i gestori dei crediti e gli acquirenti dei crediti affinché evitino pratiche fuorvianti, molestie e violazioni dei diritti dei consumatori, quanto meno per quanto riguarda i mutui o, se del caso, ad adottarne di nuove; ritiene che tali norme dovrebbero specificare, in particolare, i requisiti per misure di tolleranza ragionevoli e fattibili, oltre a quelle previste dall'articolo 28 della direttiva 2014/17/Ue; invita la Commissione a valutare la necessità di una proposta legislativa relativa a un indice minimo di copertura dei finanziamenti nel mercato del credito ipotecario; invita la Commissione a valutare l'impatto sui mercati immobiliari quando propone norme sulle cartolarizzazioni;
- osserva che la grande crescita dell'affitto di case private per brevi periodi di vacanza sottrae abitazioni al mercato e fa salire i prezzi, con un impatto negativo sulla vivibilità nei centri urbani e turistici; invita la Commissione a interpretare la direttiva sui servizi in linea con la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (C-390/18), che stabilisce che l'accessibilità economica degli alloggi e la carenza di alloggi in affitto rappresenta "un motivo imperativo d'interesse generale" e quindi a concedere alle autorità nazionali e locali un ampio margine discrezionale per definire norme proporzionate per i servizi di ospitalità, tra cui la registrazione obbligatoria, la limitazione dei permessi e delle specifiche politiche di zonizzazione, la limitazione dei termini, evitando la "turistificazione", lo svuotamento dei centri urbani e il declino della qualità della vita in tali centri a scapito dei residenti; esorta la Commissione ad inserire nella legislazione sui servizi digitali una proposta di obblighi di condivisione delle informazioni per le piattaforme del mercato della locazione di alloggi a breve termine, in linea con le norme in materia di protezione dei dati, in quanto tale accesso alle informazioni è essenziale per consentire alle autorità di garantire la disponibilità di alloggi a prezzi abbordabili;
- ricorda alla Commissione e agli Stati membri che la mancata regolamentazione del mercato immobiliare e degli operatori finanziari che operano su tale mercato al fine di garantire l'accesso ad alloggi a prezzi abbordabili e adeguati per tutti, comporterebbe il mancato adempimento dei loro obblighi riguardo al diritto all'alloggio;
- chiede che il settore dell'edilizia residenziale sia inserito tra i servizi sociali di interesse generale, e non solo l'edilizia sociale, in quanto passo essenziale per garantire il diritto a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti;
Sul fronte degli investimenti nell'edilizia abitativa sociale, pubblica, economica ed efficiente dal punto di vista energetico, il Parlamento europeo:
- sottolinea che il divario di investimenti per alloggi a prezzi abbordabili ammonta a 57 miliardi di euro all'anno; invita la Commissione e gli Stati membri a colmare il divario di investimenti per alloggi a prezzi accessibili in via prioritaria; chiede, a tale proposito, una riforma del quadro di governance economica che consenta agli Stati membri di effettuare gli investimenti pubblici verdi e sociali necessari, compresi quelli relativi allo sviluppo e al miglioramento di alloggi sociali, pubblici, a prezzi accessibili ed efficienti dal punto di vista energetico; chiede, inoltre, una contabilità armonizzata per la metodologia di ammortamento degli investimenti nell'edilizia abitativa a prezzi accessibili;
- ricorda che, in quanto servizio di interesse economico generale (Sieg), l'edilizia popolare è esentata dagli obblighi di notifica degli aiuti di Stato; ricorda che l'edilizia sociale è l'unico settore della decisione relativa ai servizi di interesse economico generale per il quale la Commissione prevede un gruppo obiettivo (i cittadini svantaggiati o i gruppi sociali più svantaggiati) e che ciò non avviene per gli altri servizi sociali; ritiene che ciò possa limitare la possibilità di fornire alloggi sociali e a prezzi accessibili per tutti; riconosce che non esiste una definizione comune concordata a livello dell'UE di "edilizia sociale"; avverte, tuttavia, che una definizione restrittiva di edilizia sociale che la limiti soltanto alla fornitura di "alloggi a cittadini svantaggiati o a gruppi sociali più svantaggiati che non sono in grado di trovare un alloggio a condizioni di mercato a causa di limiti a livello di solvibilità" è limitativa e ostacola la capacità degli Stati membri di definire i propri servizi di interesse economico generale e servizi di interesse generale; sottolinea che i servizi di interesse economico generale dovrebbero essere guidati principalmente da specifici requisiti determinati da autorità nazionali, regionali o locali, dato che tali autorità hanno la competenza di individuare e far fronte alle esigenze abitative e alle condizioni di vita di vari gruppi, che possono variare notevolmente tra zone rurali e urbane, e che tali autorità svolgono un ruolo cruciale in un processo decisionale ben mirato; esorta la Commissione ad adattare la definizione di gruppo destinatario di alloggi sociali e finanziati con fondi pubblici nelle norme sui servizi di interesse economico generale, in modo da consentire alle autorità nazionali, regionali e locali di sostenere l'edilizia abitativa per tutti i gruppi le cui esigenze in materia di alloggi dignitosi e a prezzi accessibili non possano essere facilmente soddisfatte nell’ambito delle condizioni di mercato, assicurando nel contempo che finanziamenti sufficienti siano destinati alle persone più svantaggiate, al fine di sbloccare gli investimenti e garantire alloggi a prezzi accessibili, la neutralità dell'alloggio e uno sviluppo urbano sostenibile, e di creare quartieri socialmente diversificati e rafforzare la coesione sociale;
- invita la Commissione e gli Stati membri ad aumentare ulteriormente gli investimenti nell'Ue in alloggi sociali, pubblici, efficienti sotto il profilo energetico, adeguati e a prezzi accessibili, e ad affrontare il problema dei senza dimora e dell'esclusione abitativa; chiede, a tale proposito, investimenti attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo per una transizione giusta, InvestEU, il FSE +, Orizzonte Europa e Next Generation EU, e in particolare attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII) e l'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus (CRII +); chiede maggiori sinergie tra tali strumenti; accoglie con favore il finanziamento di prestiti per alloggi sociali e a prezzi abbordabili tramite InvestEU e nel più vasto portafoglio delle BEI; invita la Commissione e gli Stati membri a integrare il progresso sociale tra le priorità di investimento, insieme alle transizioni verde e digitale, del dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di tutelare le persone vulnerabili dall'impatto negativo della crisi attuale, e a includere piani per il progresso sociale nei piani per la ripresa e la resilienza, per delineare in che modo i principi del pilastro europeo dei diritti sociali saranno attuati e dove saranno indirizzati gli investimenti sociali, compresi gli investimenti nell'edilizia sociale; invita con urgenza la Commissione a garantire che i finanziamenti dell'UE e della BEI diventino maggiormente accessibili per i fornitori locali e regionali di alloggi sociali e pubblici a prezzi abbordabili; invita la BEI ad aumentare l'erogazione di prestiti attraverso un'assistenza tecnica mirata e una più stretta cooperazione con gli intermediari finanziari e gli Stati membri;
- invita la Commissione a incoraggiare l'impiego dei programmi europei che sostengono la ricostruzione degli alloggi, per rendere le abitazioni economicamente accessibili;
- incoraggia gli Stati membri a provvedere affinché tutti i futuri progetti edilizi e di ristrutturazione mirino a promuovere gli edifici intelligenti, in cui i consumi di acqua ed elettricità possano essere monitorati e resi più efficienti sotto il profilo dei costi, conformemente agli obiettivi climatici dell'Unione europea;
- invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità regionali e locali a riconoscere, sostenere e finanziare soluzioni abitative partecipative, democratiche e collaborative, compresi i trust fondiari delle comunità, quali mezzi legittimi e sostenibili per fornire alloggi di mercato e sociali; chiede un approccio sostenibile all'uso dei terreni urbani, ad esempio dando la priorità alla ristrutturazione delle case abbandonate rispetto alla costruzione di nuovi edifici.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account