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dichiarazione redditi partite iva
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La dichiarazione dei redditi partita Iva deve essere presentata dai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa, professionali o artistiche: scopriamo di cosa si tratta e quali sono le scadenze da rispettare.

Nel modello della dichiarazione dei redditi partita Iva devono essere indicate tutte le entrate e le uscite avvenute nell’anno precedente alla presentazione, in modo da poter calcolare le imposte. Dopo questo calcolo, è possibile stabilire se un contribuente debba versare l’iva o se abbia diritto ad un rimborso dell’Iva.

Il regime forfettario

Il regime forfettario è uno dei regimi fiscali sostitutivi dell’Irpef. Possono accedere a questo regime i titolari di partita Iva che, nell’anno d’imposta 2021, hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a 65.000 euro e che hanno sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori. In questo modo, beneficiano di una tassazione agevolata del 15%.

Chi è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi partita Iva forfettaria beneficia di una tassazione ridotta, della riduzione dei contributi Inps, di semplificazione ai fini Iva e delle imposte sui redditi. Occorre specificare che il regime forfettario consiste nell’applicazione di un’aliquota di tassazione fissa su ricavi e compensi fino a un massimo di 65.000 euro annui.

Dichiarazione dei redditi con partita Iva

Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi partita Iva 2021/2022, è bene sapere che i titolari di partita Iva devono utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche. Nel modello devono essere inserite tutte le entrate e le uscite avvenute nell’anno precedente alla presentazione.

Il Modello Unico è il modello utilizzato per le dichiarazioni delle persone fisiche, principalmente per la dichiarazione dei redditi d’impresa e/o di lavoro autonomo delle partite Iva. La dichiarazione dei redditi partita Iva e lavoro dipendente è pensata per coloro che riescono a far conciliare partita Iva e lavoro autonomo.

Anche in questo caso, la tipologia di dichiarazione da utilizzare è il Modello dei Redditi per Persone Fisiche. Per quanto concerne il lavoro dipendente, restano in vigore le stesse regole e si hanno le trattenute in busta paga. Invece, il reddito da partita Iva viene tassato in base al regime fiscale adottato.

Dichiarazione dei redditi partita Iva: scadenze e cosa fare in caso di chiusura della partita Iva

Per la dichiarazione dei redditi partita Iva, la scadenza è diluita su più date: il modello deve essere presentato, in via telematica, entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Chi presenta la dichiarazione ancora in forma cartacea presso gli uffici postali, invece, deve farlo tra il 2 maggio e il 30 giugno.

Cosa succede in caso di dichiarazione dei redditi con partita Iva chiusa? La chiusura della partita Iva non esonera il contribuente dall’inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi. Dunque, anche se la partita Iva è chiusa e non è stato prodotto alcun reddito, è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi.

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