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Durata contratti affitto
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La durata dei contratti di affitto varia in base alla tipologia di accordo che si sceglie di stipulare. Scopriamo insieme la durata dei contratti di locazione più diffusi: a canone libero e concordato, ad uso transitorio e per studenti universitari.

Chi ha intenzione di mettere a disposizione un immobile o di prenderne uno in affitto è importante conosca le diverse tipologie di contratto di locazione che è possibile stipulare. Ciascuno di essi, infatti, ha le proprie caratteristiche: una delle più importanti da valutare per fare la scelta giusta è la durata dei contratti di affitto.

Durata dei contratti di affitto a canone libero e a canone concordato

contratti di locazione sono accordi pattuiti tra un locatore e un conduttore, tramite i quali il primo si impegna a garantire al secondo il godimento di un immobile in cambio di una somma di denaro. La durata dei contratti di affitto varia a seconda del modello di locazione che si sceglie di compilare. Tra i modelli più diffusi ci sono quelli relativi ai contratti a canone libero e ai contratti a canone concordato.

Per quanto riguarda il contratto a canone libero, caratterizzato dall’autonomia con cui il conduttore e il locatore determinano l’importo del canone da pagare, la durata minima prevista è di quattro anni. Alla prima scadenza, la durata si rinnova automaticamente per altri quattro anni. Con un contratto a canone concordato, invece, l’importo del canone è determinato in base a specifiche tabelle comunali di riferimento e la sua durata, stabilita dalla legge, è di tre anni.

Durata dei contratti di affitto di natura transitoria

contratti di locazione di natura transitoria possono essere stipulati a fronte di specifiche esigenze transitorie, temporanee e non turistiche. La durata dei contratti di affitto di una casa ad uso transitorio è determinata dalla legge e varia da un minimo di un mese ad un periodo massimo di diciotto mesi. Nei casi in cui il locatore e il conduttore concordino una durata del contratto di locazione inferiore ad 1 mese o superiore a 18 mesi, vengono applicate le norme previste per queste tipologie di contratti.

L’importo del canone per un contratto di natura transitoria può essere determinato liberamente dalle parti in quasi tutte le situazioni, fatta eccezione per alcune zone dell’Italia nelle quali è necessario optare per un contratto a canone concordato perché considerate zone “ad alta densità abitativa”. Un esempio sono Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Torino, Bari, Palermo e Catania.

Durata dei contratti di affitto per studenti universitari

contratti di affitto per studenti universitari sono una tipologia particolare di contratto ad uso transitorio. Tramite questo accordo, viene concesso ad uno studente universitario fuori sede il godimento di un immobile destinato ad abitazione per un periodo limitato di tempo, che va da sei mesi a trentasei mesi. Le ragioni alla base della stipula di questo genere di contratto devono essere legate alla permanenza in una città universitaria per motivi studio.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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