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Case di seconda mano USA
GTRES

Il mercato immobiliare a stelle e strisce non sta vivendo il suo momento migliore, secondo gli ultimi dati resi noti dall'Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR). Nel 2022, negli Stati Uniti sono state vendute poco più di cinque milioni di case di seconda mano, si tratta della cifra più bassa degli ultimi nove anni e della maggior caduta annuale dal 2008 (del 17,8% rispetto al 2021).

Cifre disastrose che sono solo l'ultimo segnale di un settore che ormai da undici mesi è nella sua parabola discendente. Questo scenario si unisce a un aumento dei tassi di interesse della FED che di certo non migliora la situazione.

Il cattivo momento del settore si riflette anche nel tempo che ogni casa rimane sul mercato prima di essere venduta. A dicembre gli immobili sono rimasti sul mercato una media di 26 giorni prima di essere venduti, due giorni in media più che a novembre e sette in più che nello stesso mese del 2021.

"Dicembre è stato un altro mese difficile per i compratori, che si trovano davanti un mercato dove l'offerta scarseggia e i tassi di interesse sono molto alti" afferma il capo economista di NAR, Lawrence Yun, in una dichiarazione rilasciata a Bloomberg. "Senza dubbio spero che le vendite recuperino presto, visto che i tassi di interesse sui mutui ipotecari sono diminuiti rispetto al punto massimo raggiunto alla fine dello scorso anno".

Da parte sua, il prezzo di vendita medio è aumentato di un 2,3% rispetto all'anno scorso, raggiungendo i 366.900 dollari (339.320 euro al cambio attuale), con prezzi di vendita più alti in tutte le regioni.

 

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