Commenti: 0
Città di Roma
Pixabay

Calano gli investimenti immobiliari in Italia nel 2023, ma il settore living conferma la propria posizione di asset interessante. Lo dicono i dati di Savills, secondo cui nel primo semestre del 2023 sono stati investiti circa 2,2 miliardi di euro nel mattone italiano, un valore in forte diminuzione rispetto alla media degli ultimi 5 anni (-49%). Milano si conferma tuttavia la meta preferita, mentre il residenziale resta l’asset class privilegiata. Ecco perché.

Investimenti in real estate 2023

Secondo i dati di Savills, nonostante il calo del 49pr cento negli investimenti immobiliari in Italia, nel primo semestre 2023 il mercato si è mantenuto dinamico con oltre 100 deal chiusi a fronte di una media quinquennale di 80; di conseguenza, il volume medio per singola transazione continua a diminuire, con una forte prevalenza di operazioni inferiori ai €50 mln. Nonostante il periodo di incertezza, dal punto di vista dei capitali continua a prevalere la moneta internazionale (59%), segno che il mercato italiano rimane competitivo.

Dove investire in immobili in Italia

In termini di aree geografiche, Milano si conferma la destinazione preferita per gli investimenti immobiliari, registrando circa il 35% del totale transato, seguita da Roma (13%). Grazie al positivo andamento dei settori della logistica e dell'hospitality, cresce la componente relativa alle altre città italiane (52%).

dati Savills
Savills

Il settore residenziale in Italia

Le asset class residenziali sono risultate le preferite per volumi di investimento nel 2023. Secondo Savills, i fondamentali sostengono l’interesse per i settori del residenziale, dello student housing e dell’healthcare. 

“Il settore del living in Italia si sta dimostrando sorprendentemente resiliente nonostante il complesso scenario immobiliare e macroeconomico globale, spiega Giacomo De Feo, direttore investimenti di Savills. - Nel corso del primo semestre 2023 sono stati transati circa 620 milioni di euro, a testimonianza del costante interesse degli investitori. È importante sottolineare che nel corso del 2022 si è registrato un record di transazioni nel settore del living, con un volume totale pari a 1.3 miliardi di euro, confermando l’attrattività del settore nel panorama immobiliare italiano”.

In particolare, cresce il mercato dello student housing: il numero di studenti universitari in Italia è aumentato costantemente negli ultimi anni, anche durante il periodo della pandemia Covid, superando gli 1,8 milioni negli ultimi due anni. Anche il numero di studenti mobili è cresciuto del +3% su base annua, confermando la qualità e l’attrattività delle università italiane. A livello nazionale, Roma si conferma la principale città per numero di studenti universitari (circa 280.000), seguita da Milano che vanta il maggior numero di studenti internazionali in termini assoluti (oltre 20.000).

“In linea generale, - aggiunge De Feo, - l'attenzione dei principali player del settore del living è alimentata da diversi fattori. In primo luogo, vi è una forte domanda da parte degli utilizzatori finali per soluzioni abitative moderne e di qualità; in aggiunta, le prospettive di crescita dei canoni di locazione nel medio termine rimangono positive, offrendo un potenziale ritorno molto positivo per gli investimenti nel settore. Infine, i solidi fondamentali demografici, come l'aumento della popolazione urbana e il cambiamento delle preferenze abitative, contribuiscono a sostenere l'interesse degli investitori per il settore. Inoltre, In un'ottica di evoluzione, il settore del living si sta rapidamente adattando ai moderni criteri ESG, focalizzandosi sull'ottimizzazione dell'efficienza energetica degli immobili e sulla loro fruibilità”.

Milano 4
GTRES

Gli altri settori immobiliari in cui investire in Italia

Logistica

La logistica chiude il primo semestre dell’anno al secondo posto per volumi di investimento, rappresentando circa il 26% del volume totale del semestre; gli investitori internazionali si confermano i più attivi nel segmento. Il mercato delle locazioni risulta stabile rispetto al livello record dello stesso semestre del 2022 ma in forte crescita rispetto alla media degli ultimi 5 anni grazie ad una domanda che si mantiene elevata (take-up H1 2023 1,5 milioni di mq); il basso livello di vacancy sostiene i canoni in crescita di circa il 10% YoY. La forte domanda di spazi in locazione e il basso livello di vacancy confermano questo settore al centro delle strategie degli investitori. La pipeline rimane positiva con un buon numero di deal che si dovrebbero chiudere entro la fine dell’anno.

Uffici

Con poco meno di 400 milioni di euro, gli uffici registrano volumi in netta flessione nonostante un mercato che, lato occupiers, si mantiene dinamico. Milano registra un take-up di 180.000 mq, in calo di circa il 29% rispetto ai volumi record del 2022. La scarsa disponibilità di prodotto prime frena l’assorbimento, ma sostiene i canoni che crescono del 4% YoY. In termini di deal, la pipeline del settore è positiva ma l’interesse degli investitori sconta preoccupazioni legate ai nuovi modelli di lavoro ibrido. Nonostante anche in Italia le società corporate siano sempre più propense a implementare questi modelli, non si registra un aumento della vacancy, che per gli asset di grado A rimane nell’intorno del 2%. La forte domanda per questa tipologia di prodotto contribuisce alla crescente polarizzazione del mercato, mentre la pipeline di nuovo prodotto rimane inferiore alla domanda potenziale.

Hospitality

Spinto da flussi turistici in ripresa e da un trend positivo di ADR e RevPar, il settore dell'hospitality continua a registrare buoni risultati raggiungendo il quarto posto per volumi nell’H1 2023. Il mercato risulta liquido nelle principali città come Milano, Roma, Firenze e Venezia ma frenato da un’offerta molto limitata, in particolare per quanto riguarda i trophy asset. Cresce la quota di investimenti legata ai resort e alle destinazioni leisure come la Sardegna e i laghi.

Retail

I volumi transati nel settore retail continuano a essere contenuti e guidati dalla componente dei retail warehouse e dell’high street. Nel 2023, le destinazioni turistiche e del lusso continuano ad essere al centro delle strategie degli investitori e dei retailer. Nuovi brand sono interessati ad entrare nel mercato italiano e la vacancy nelle vie del lusso delle principali città italiane è prossima allo zero. Per quanto riguarda il mercato out-of-town, si registrano transazioni di retail warehouse e di un centro commerciale, mentre altri deal risultano essere in pipeline e dovrebbero chiudersi entro la fine del 2023. 

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account