
Il tasso di inflazione nell'Eurozona è nuovamente aumentato a dicembre, passando dal 2,4% di novembre al 2,9% nell'ultimo mese dell'anno, eguagliando il valore registrato in ottobre. A renderlo noto le stime pubblicate il 5 gennaio 2024 da Eurostat. Secondo quanto emerso dai dati, il tasso di inflazione è ancora una volta più lontano dall’obiettivo fissato dalla Banca centrale europea (Bce), che è del 2%.
I dati dell'Ufficio statistico europeo, anche se provvisori, ci permettono di concludere che il tasso di inflazione nella zona euro è tornato a salire dopo il calo degli ultimi sette mesi.
Eurostat indica un rallentamento a dicembre del tasso di inflazione di fondo (che calcola l’andamento dei prezzi senza tenere conto degli elementi più volatili) al 3,4%, un valore che si confronta con il 3,6% di novembre 2023. Su base annua si registra, invece, un forte calo del tasso di inflazione, passato dal 9,2% di dicembre 2022 al già citato 2,9% nello stesso mese del 2023.
Considerando le principali componenti dell'indicatore, alimentari, alcol e tabacchi registrano, secondo le stime Eurostat, il tasso di inflazione più elevato (6,1%, rispetto al 6,9% di novembre), seguiti dai servizi (stabili al 4,0%), dai settori non energetici e industriali beni (2,5%, contro 2,9% di novembre) ed energia (-6,7%, contro -11,5% di novembre).
Tra i 20 Paesi dell’area euro, si prevede che Slovacchia (6,6%), Austria (5,7%) e Croazia (5,4%) avranno i tassi di inflazione più elevati, misurati dall’IPCA. In direzione opposta troviamo Belgio e Italia (0,5% ciascuno), Lettonia (0,9%) e Paesi Bassi (1,0%).
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