Il pothos è una pianta d’appartamento molto diffusa, in quanto esteticamente gradevole, ma anche non troppo bisognosa di cure. Tuttavia, per farla crescere sana e rigogliosa, ha bisogno di essere innaffiata, ma anche di essere fertilizzata. Le strade da seguire se cerchi come nutrire il pothos sono due: da un lato hai a disposizione i concimi chimici, dall’altro puoi usare prodotti naturali presenti anche in casa.
Nutrire il pothos con le bucce di banana
Utilizzare scarti di cucina come le bucce di banana, ricche di potassio, fosforo e calcio, è un metodo ecologico per nutrire il pothos. Ti basterà immergere le bucce in acqua per 48 ore e utilizzare l'infusione per annaffiare la pianta. Come potrai immaginare, si tratta di una soluzione sostenibile e a costo quasi nullo.
Per preparare l'infusione, semplicemente raccogli le bucce di banana, tagliale a pezzi e lasciale in ammollo in un contenitore con acqua. Dopo due giorni circa, dovrai solo filtrare l’acqua da eventuali impurità. È importante non esagerare con l'uso delle bucce di banana: una volta al mese è più che sufficiente per garantire un apporto equilibrato di nutrienti.
Fondi di caffè come fertilizzante
Esattamente come succede per le orchidee e per altre piante, i fondi di caffè sono un'ottima fonte di azoto, un elemento indispensabile per la crescita delle piante.
Per utilizzare i fondi di caffè, è consigliabile mescolarli con il terriccio in una proporzione non superiore al 20%. Questo permetterà di arricchire il suolo senza alterarne significativamente il pH. Inoltre, i fondi di caffè possono aiutare a respingere parassiti come le lumache e tenere lontani i gatti. Ricorda di lasciar asciugare ed essiccare i fondi prima di mescolarli al terreno per evitare la formazione di muffe.
Utilizza i gusci d’uovo: sono una fonte di calcio e azoto
Oltre ai metodi di nutrizione e cura già menzionati, è importante considerare l'uso di altri materiali organici che possono essere facilmente reperiti in casa. Preferire prodotti che si hanno in casa aiuta sicuramente a ridurre i rifiuti, ma anche a risparmiare sull’acquisto di fertilizzanti.
Ad esempio, i gusci d'uovo tritati sono un'ottima fonte di calcio (circa il 93%) e azoto (circa 1%). Si tratta di nutrienti essenziali che contribuiscono a rafforzare le strutture cellulari della pianta. Dovrai solo tritare i gusci in modo finissimo, facendo attenzione che non contengano residui di uovo e spargerli sul terriccio attorno alla pianta. Se lo desideri, puoi anche innaffiare leggermente subito dopo.
Ogni quanto va fertilizzato il pothos?
Durante i mesi più caldi, da marzo a settembre, il pothos entra in una fase di crescita attiva e richiede nutrienti aggiuntivi per svilupparsi in modo ottimale. In questa fase è consigliabile fertilizzare il pothos una volta al mese con un prodotto liquido o granuli a lenta cessione. Naturalmente potrai anche usare i metodi naturali prima descritti.
Durante i mesi invernali, invece, riduci la frequenza di fertilizzazione poiché la pianta entra in una fase di riposo e richiede meno nutrienti. Se esageri, infatti, il pothos potrebbe dare segni di sofferenza. In questo periodo, una volta ogni due mesi può essere sufficiente per mantenere il tuo pothos sano e vigoroso.
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