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La crisi taglia la ricchezza degli italiani. Nel 2009, secondo il rapporto dell'istat sul reddito disponibile delle famiglie nelle regioni, si è registrato un calo del 2,7% del reddito disponibile, che ha segnato così la prima flessione dal 1995

La recessione ha portato a "un progressivo ridursi del tasso di crescita del reddito disponibile nazionale", che nel 2006, cioé prima dell'esplosione della crisi finanziaria, aveva mostrato una crescita del 3,5%

La contrazione dei redditi da capitale è quella che ha maggiormente inciso sulla diminuzione del reddito disponibile delle famiglie: questo vale, secondo l'istat, per tutte le regioni, ma soprattutto per quelle nord-occidentali. L'impatto negativo dei redditi da capitale sul reddito  ha avuto inizio nel 2008

Crisi, portafogli più vuoti del 2,7%. Primo calo dal '95 (grafici)

A livello nazionale, nel 2009, il tasso di crescita di tali redditi ha raggiunto un valore molto negativo (-19,8%): il nord-est ed il nord-ovest mostrano cali molto forti (-22,7 e -20,3%), mentre il mezzogiorno e il centro registrano contrazioni più contenute (-16,1 e al -17,7%)

I redditi da lavoro dipendente sono la componente più rilevante nella formazione del reddito disponibile delle famiglie. Nel 2009 è diminuito, rispetto al 2008, dello 0,7%, contro un tasso medio di crescita dei precedenti tre anni (2005-2008) del +4,1%

 

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2 Febbraio 2011, 17:30

L'importante che si riprenda l'immobiliare no? A tutti i venditori, vendete prima che sia troppo tardi, a meno che non abbiate un immobile di lusso, il suo valore non puo' che scendere. Come dice un famoso proverbio, meglio un -20% oggi che un -40% domani.

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