Che sia stato bradley manning, il soldato ventitreenne a passare i documenti dei cable segreti delle ambasciate statunitensi in tutto il mondo, gli usa lo sospettavano già, e infatti il soldato è detenuto da quasi un anno in condizioni poco consone ad un paese democratico nel carcere di massima sicurezza di quantico, in virginia. E ora la sua situazione di complica. Come sarebbe venuto in possesso dei documenti segreti?
Un portavoce dell'esercito usa avrebbe fornito al sito wired.com qualche informazione in più sull'imputazione a carico del ventitreenne, che a quanto pare avrebbe fatto uso di un programma di data-mining, (un programma capace di estrarre infomazioni specifiche in mezzo a milioni di altre), e l'avrebbbe installato per connettersi e frugare nel data base di siprnet, il network interno del pentagono, e rubare e poi consegnare ad assange i cable
Ovviamente il solo fatto di aver installato uno specifico software potrebbe aggravare la posizione del detenuto, perchè in questo caso sarebbe dimostrabile la premeditazione, e non una, ma bensì due volte, perchè a quanto pare, contrariamente a quanto pensasse, manning avrebbe lasciato qualche traccia
2 Commenti:
Basta con la concorrenza sporca!se un uomo vuole fare festa a una donna non deve essere giudicato di tutto il mondo!e se quelle donne sono minorenne devono essere giudicati i loro genitori!Silvio sono con te,anche se sono un povero e non mi permetto quasi niente!
Sciocchezze, un traffico del genere su 4-5 sistemi (pentagono, ministeri, ecc) lo avrebbero visto al volo. In più il ragazzo(il cv è o era online) non ha adeguate competenze e, non sarebbe mai stato messo su un sistema sensibile.
In più in zona di guerra i computer dati a personale di basso livello sono preparati per non connettersi (no usb, no masterizzatori, solo lan..)
Il tipo è un parafulmine.
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