Quando si vedono molte case è normale confondersi e ritrovarsi con molta confusione e scarsi ricordi. Invece, come se si trattasse di un film, sarebbe bene seguire una vera e propria sceneggiatura. Ecco 8 cose da non dimenticare quando si va a vedere una casa da comprare
1. Presentarsi all'appuntamento senza fretta. Non è una buona idea scappare dal lavoro o fissari degli appuntamenti in periodi di per sé stressanti
2. Farsi accompagnare da una persona di fiducia: quattro occhi vedono meglio di due
3. Analizzare attentamente la casa, dalla strada alla facciata, dall'ascensore agli interni. Dare un'occhiata ai cavi, alle grondaie, al tetto, se è possibile
4. Prima di andarla a vedere, fare dei confronti di prezzo con altre case simili della zona, anche con quelle che in teoria non ci interessano
5. Chiedere di visitare la casa in momenti diversi del giorno, per rendersi conto dell'effettiva esposizione alla luce. Se non si è troppo sicuri della propria capacità di orientamento, non ci si deve vergognare di portare una bussola: spesso per i proprietari le loro abitazioni sono orientate a sud-ovest!
6. Portare con sé un metro: risulterà molto uitile
7. Chiedere al proprietario fotocopie della documentazione relative alla casa (impianti, piantina, ecc...)
8. Non aver paura di fare delle domande indiscrete: perché vende? posso vedere gli atti delle ultime riunioni di condominio?
9. In vista di una futura trattativa sul prezzo, non mostrarsi troppo entusiasti
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16 Commenti:
Tutto condivisibile, attenzione però al punto 8...tale documentazione è coperta dalla legge sulla privacy. Quindi, va sola fatta visonare. Mai consegnarne copia.
Tutto condivisibile, attenzione però al punto 8...tale documentazione è coperta dalla legge sulla privacy. Quindi, va sola fatta visonare. Mai consegnarne copia.
Se non si può avere copia neppure da uno dei condomini aventi diritto alla documentazione della vita del condominio come è possibile procurarsi legittimamente tali verbali e documenti? Esiste un modo?
Grazie
Non esiste un modo legale, non di meno è comprensibile che un potenziale acquirente voglia saperne. Per ovviare il proprietario può farli solo visionare (è comunque una violazione, però difficile da comprovare).
Se devo raccontare le mie esperienze, altro che copie dei documenti o domande indiscrete. Qua a Roma gli appartamenti sono in mano ad agenti immobiliari che nella stragrande maggioranza dei casi (nella totalità dei casi da me vissuti in prima persona) non sanno niente dell'immobile, e quando dico niente intendo proprio niente. Professionalità zero, cortesia zero, preparazione zero. Solo una volta mi è stata data una piantina (illeggibile) e mai ho avuto risposte a domande anche banali, magari relative a lavori condominiali già deliberati ma non ancora iniziati..
Verissimo.vale anche per Milano.
Questo avviene perche' loro pretndono il loro "compenso" al compromesso.se,viceversa,venissero pagati al rogito,allora dovrebbero si,agire con professionalita',e competenza.
Addirittura ci sono alcune agenzie che anziche' favorire le compravendite,in realta' le frenano parecchio,diventando spesso un ulteriore scoglio da superare.
Spesso sono legati a doppio filo ad imprese di costruzione e favoriscono quegli immobili a danno di altri,di privati.
Addirittura lo stesso annuncio e' riportato-anche qui su idealista- da piu' agenzie e con differenti prezzi...e usano poi suddividere fra loro i proventi delle vendite,creando un reale cartello sulla zona e sugli immobili
Manca il consiglio -1 (ovvero quello che bisogna mettere in atto prima degli altri)
Dire in modo perentorio all'ai o al proprietario venditore che andrete a vedere l'appartamento solo dopo aver preso visione in ufficio dei documenti di proprietà e di quelli catastali, compresa la planimetria.
Se fanno obiezioni, dire che l'appartamento non è pronto per essere venduto e perciò se ne riparlerà quando sarà tutto in regola.
C'è il vizio in Italia che, prima cercano l'acquirente, poi, con la caparra in tasca, vanno a risolvere i problemi (problemi ereditari, accatastamenti non in regola etc.)
"..Dire in modo perentorio all'ai o al proprietario venditore che andrete a vedere l'appartamento solo dopo aver preso visione in ufficio dei documenti di proprietà e di quelli catastali, compresa la planimetria...." già fatto...risultato? non gliene frega niente a nessuno. Al massimo gli danno un occhiata. Ma solo per "educazione". Su questo forum spesso si leggono cose che non hanno nessuna nessuna aderenza reale.per carità, molto è condivisibile sul piano ideale, ma quello che ha nella testa il compratore è altro. Cosa? e chi lo sa? a lei inetressa capire se nel bagno ci sta la lavatrice. O se la cucina si adatta a quel bel componibile visto all'ikea. Lui la lascia fare, sempre.
A parti invertite bisogna anche dare consigli a chi vende poiché la maggior parte dei potenziali acquirenti che prendono appuntamenti per visitare un immobile, specie quando si tratta di seconde case, non hanno idea di quello che vorrebbero e rompono le scatole con visite infruttuose. Forse vorrebbero la casa senza dare denari. Ho comprato due volte casa e mi è bastata una visita per chiudere il contratto ed erano case fatiscenti, invendibili. Una volta restaurate i cosiddetti potenziali acquirenti hanno accampato le più strampalate scuse per non comprare. La maggior parte dei compratori sono dei rognosi.
Bene fanno coloro i quali non firmano il "questionario". Fra le pieghe dello stesso potrebbro nascondersi trappole giuridiche e/o altre amenità del genere.
Per tutelarsi da eventuali irregolarità, una volta trovato ciò che si vuole e pattuito il prezzo, meglio rivolgersi al notaio (lo stesso che poi rogiterà). questi richiederà al compratore tutta la documentazione necessaria (scheda catastale, ispezione ipotecaria etc...), dopodichè, se tutto ok, si firma il preliminare.
In genere tali prassi non comoporta alcun extra esborso in quanto il controllo notarile viene comunque effettuato in sede di pre-rogiito. Si tratta,quindi, di anticiparlo.
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