Nel mese di marzo 2025, la Banca d'Italia ha registrato un ulteriore calo dei tassi di interesse sui prestiti, segnando un trend positivo per famiglie e imprese. Secondo la pubblicazione "Banche e moneta: serie nazionali", il TAEG medio sui mutui per l'acquisto di abitazioni si è attestato al 3,54%, in diminuzione rispetto al 3,58% di febbraio. Codacons accoglie con favore (e qualche riserva) questo fatto, pur paventando un possibile rialzo a causa dei dazi Usa.
Secondo quanto rilevato da Via Nazionale, rispetto al picco del 4,92% di novembre 2023, i tassi sui mutui sono calati complessivamente dell'1,38% in 16 mesi. Per un finanziamento di 125.000 euro a 25 anni, secondo Codacons, ciò si traduce in un risparmio di circa 97 euro sulla rata mensile, pari a 1.164 euro annui.
Per quanto riguarda i prestiti alle società non finanziarie, i tassi di interesse si sono attestati al 3,92%, leggermente inferiori al 3,99% di febbraio. I prestiti di importo fino a un milione di euro hanno registrato un tasso del 4,48%, mentre per quelli superiori a tale soglia il tasso è stato del 3,63%.
Infine, i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,79%, in calo rispetto allo 0,82% del mese precedente.
Tuttavia, l'associazione avverte che questo trend positivo potrebbe essere minacciato da fattori esterni, come l'imposizione di dazi da parte del governo Trump e una possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Tali eventi potrebbero avere effetti negativi sull'inflazione e sul mercato dei mutui, portando a un incremento dei tassi praticati alle famiglie.
Inoltre, la Banca d'Italia ha segnalato che il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo è stato pari al 10,29%, in diminuzione rispetto al 10,46% del mese precedente. Per quanto riguarda i nuovi prestiti concessi alle società non finanziarie, i tassi di interesse si sono attestati al 3,92% (contro il 3,99% di febbraio). I prestiti di importo fino a un milione di euro hanno registrato un tasso del 4,48%, mentre per quelli superiori a tale soglia il tasso è stato del 3,63%. Infine, i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,79%, in calo rispetto allo 0,82% del mese precedente.
In sintesi, mentre il calo dei tassi sui mutui offre un sollievo economico alle famiglie italiane, le incertezze legate al contesto internazionale richiedono attenzione. Le politiche commerciali globali potrebbero influenzare l'andamento futuro dei tassi di interesse, rendendo fondamentale monitorare gli sviluppi economici e politici nei prossimi mesi.
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