
Nel 2025, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), i Comuni italiani hanno compiuto significativi progressi nella digitalizzazione, riducendo i divari tra Nord e Sud e tra piccole e grandi città. È quanto emerge dalla settima edizione dell'Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo, realizzata da FPA per Deda Next e presentata al FORUM PA 2025, che stila la classifica della maturità digitale raggiunta dai capoluoghi di provincia in Italia.
A meno di un anno dalla conclusione del PNRR, i risultati dell'indagine evidenziano un'accelerazione significativa nella digitalizzazione dei Comuni italiani. Le risorse del PNRR hanno permesso alle amministrazioni locali di migliorare l'interazione con i cittadini, adottare piattaforme nazionali e promuovere l'interoperabilità dei dati. Tuttavia, permangono sfide, soprattutto nell'ambito degli Open Data, che richiedono ulteriori sforzi per garantire una piena maturità digitale su tutto il territorio nazionale.
Un'Italia più digitale: i numeri del 2025
L'indagine ha monitorato 110 Comuni capoluogo, evidenziando che:
- 50 Comuni hanno raggiunto un buon livello di maturità digitale, in aumento rispetto ai 29 del 2024.
- 41 Comuni si collocano nella fascia medio-alta.
- 18 Comuni si trovano nella fascia medio-bassa.
Tra i Comuni con elevata maturità digitale, 8 sono piccoli centri con meno di 50.000 abitanti (erano 3 nel 2024), e 11 si trovano nel Mezzogiorno, rispetto ai 3 dell'anno precedente.
In particolare salgono a 50 i Comuni con buon livello di maturità digitale complessivo: nel 2025 sono Andria, Aosta, Arezzo, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Caltanissetta, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Genova, Grosseto, Imperia, Lecco, Livorno, Lodi, Mantova, Massa, Matera, Messina, Milano, Modena, Monza, Nuoro, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Taranto, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Verbania, Vibo Valentia e Vicenza.
Il modello Ca.Re.: misurare il cambiamento
La ricerca utilizza il modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Deda Next, che valuta la digitalizzazione dei Comuni in base a:
- Servizi digitali (Digital Public Services).
- Integrazione con piattaforme nazionali (Digital PA).
- Open data e interoperabilità (Digital Data Gov).
Servizi digitali: quantità e qualità in crescita
Nell'indice Digital Public Services, si registra un aumento sia nella quantità che nella qualità dei servizi digitali offerti ai cittadini. Le città nella fascia più alta salgono da 35 a 67, con una riduzione dei Comuni in fascia medio-alta (da 58 a 33) e medio-bassa (da 17 a 9). Un solo Comune si colloca nella fascia di maturità più bassa. Questo miglioramento è legato principalmente all'implementazione dei template di sito comunale finanziati dalla misura 1.4.1 del PNRR, con 32 città che ottengono il punteggio massimo in questo indicatore.
Integrazione con le piattaforme nazionali
L'indice Digital PA evidenzia un miglioramento nell'integrazione dei sistemi comunali con le piattaforme nazionali. Le città nella fascia più alta nel 2025 sono 37 (2 in meno rispetto al 2024), ma crescono quelle in fascia medio-alta, che passano da 45 a 60. Si riducono contestualmente quelle in fascia medio-bassa (da 26 a 13) e nessun Capoluogo si colloca nella fascia più bassa. La crescita è legata alla progressiva adozione delle diverse piattaforme, soprattutto grazie all'avanzamento delle misure del PNRR destinate a PagoPA e AppIO (1.4.3), identità digitale (1.4.4) e notifiche digitali (1.4.5) .
Open data e interoperabilità: progressi significativi
Nell'indice Digital Data Gov, emerge la spinta della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) all'interoperabilità nei capoluoghi. Nel 2025, le città ad un buon livello di maturità sono 11 (in aumento di 7 unità), mentre quelle in fascia media sono 30 (in aumento di 11 unità). Diminuiscono le realtà con livelli medio-bassi (34) e bassi (35). La crescita più lenta di questa dimensione è dovuta al ritardo di diverse realtà sul fronte degli Open Data e all'attivazione recente della PDND rispetto alle altre piattaforme nazionali. Tuttavia, si registrano importanti progressi: i Comuni che pubblicano dataset passano dai 75 del 2024 agli 83 del 2025, con un totale di 17.198 dataset pubblicati. I Comuni attivi sulla PDND passano da 30 a 84, con 420 e-services esposti sulla piattaforma (contro i 147 del 2024). I Comuni che fruiscono di e-services erogati da altre amministrazioni crescono a 107, con una media di 9,3 e-services fruiti.
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