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Istat

Nel mese di maggio 2025, rispetto ad aprile, si osserva un incremento sia degli occupati sia dei disoccupati, accompagnato da una diminuzione delle persone inattive.

Il numero degli occupati è cresciuto dello 0,3% (+80mila unità), coinvolgendo uomini, donne, lavoratori autonomi e dipendenti a tempo indeterminato, oltre a coloro con almeno 50 anni. Al contrario, si è registrata una flessione tra i dipendenti a termine e nelle fasce d’età più giovani. Il tasso di occupazione è salito al 62,9%, con un aumento di 0,2 punti percentuali.

Anche il numero delle persone in cerca di lavoro è aumentato (+7,1%, pari a +113mila unità), un dato che interessa entrambi i generi e tutte le fasce d’età. Il tasso di disoccupazione è salito al 6,5% (+0,4 punti), mentre quello giovanile ha raggiunto il 21,6% (+1,7 punti).

Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono diminuiti dell’1,4% (-172mila persone), coinvolgendo uomini, donne e tutte le classi di età. Di conseguenza, il tasso di inattività è sceso al 32,6% (-0,5 punti).

Nel confronto tra il trimestre marzo-maggio 2025 e quello precedente (dicembre 2024-febbraio 2025), si registra un aumento di 93mila occupati (+0,4%). Nello stesso periodo, cresce il numero di disoccupati (+0,8%, pari a +13mila unità), mentre cala quello degli inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni (-0,8%, pari a -94mila).

Confrontando maggio 2025 con lo stesso mese dell’anno precedente, si contano 408mila occupati in più (+1,7%). L’incremento riguarda uomini, donne, persone tra i 25 e i 34 anni e over 50, mentre calano gli occupati tra i 15-24 anni e i 35-49 anni. Il tasso di occupazione è salito di 0,8 punti percentuali in un anno.

Rispetto a maggio 2024, sono aumentati anche i disoccupati (+0,9%, pari a +15mila persone) e sono diminuiti gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -320mila).

Differenze di genere

Nel confronto mensile, sia gli uomini che le donne mostrano un aumento nei tassi di occupazione (+0,1 e +0,2 punti rispettivamente) e disoccupazione (+0,5 e +0,3 punti), mentre cala il tasso di inattività (-0,5 punti per gli uomini e -0,4 per le donne).

Anche su base annua si osservano miglioramenti: crescono i tassi di occupazione per entrambi i generi (+0,9 punti per gli uomini, +0,7 per le donne) e calano i tassi di inattività (-1,1 punti per gli uomini e -0,5 per le donne). Il tasso di disoccupazione aumenta tra gli uomini (+0,2 punti) ma scende tra le donne (-0,4 punti).

Lavoro dipendente e autonomo

L’aumento degli occupati a maggio è dovuto alla crescita dei dipendenti permanenti (+0,4%) e degli autonomi (+0,3%), che ha compensato la flessione dei contratti a termine (-0,2%).

Rispetto a un anno fa, si nota un incremento del 2,4% tra i dipendenti permanenti e del 3,5% tra gli autonomi, mentre si riducono del 5,5% i dipendenti a termine.

Partecipazione al mercato del lavoro per età

Tra aprile e maggio 2025, nella fascia 15-34 anni si osserva una diminuzione del tasso di occupazione e inattività, e un aumento di quello di disoccupazione. Per le altre fasce di età cala l’inattività, cresce l’occupazione, mentre la disoccupazione aumenta tra i 35-49enni e rimane stabile tra i 50-64enni.

Confrontando i dati su base annua, il tasso di occupazione cala tra i 15-24enni, è stabile tra i 25-34enni e cresce nelle classi d’età superiori. Il tasso di disoccupazione aumenta sotto i 50 anni e diminuisce tra i 50-64enni. Il tasso di inattività sale solo tra i più giovani (15-24 anni), mentre cala nelle altre fasce.

Sintesi finale

A maggio 2025, gli occupati sono 24 milioni e 301mila. Aumentano i dipendenti a tempo indeterminato (16 milioni e 420mila) e gli autonomi (5 milioni e 223mila), mentre calano i contratti a termine (2 milioni e 659mila).

Su base annua, l’occupazione cresce di 408mila unità, trainata dai dipendenti permanenti (+388mila) e dagli autonomi (+175mila), a fronte di una contrazione tra i lavoratori a termine (-155mila).

Infine, rispetto ad aprile 2025, il tasso di occupazione è aumentato al 62,9%, quello di disoccupazione è salito al 6,5%, mentre il tasso di inattività è sceso al 32,6%.

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