Parchi, biblioteche, centri comunali: in molte città sta nascendo una rete per affrontare le ondate di calore in sicurezza.
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rifugi climatici
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Il caldo estremo delle ultime estati interessa soprattutto le città e i centri urbani densamente popolati. Temperature particolarmente alte, infatti, richiedono una modifica delle abitudini di vita, così da organizzare la giornata senza uscire nelle ore più calde. Per questo, molte città europee hanno proposto l’istituzione di una rete di rifugi climatici, ovvero luoghi dove soprattutto le fasce più a rischio della popolazione possano scampare alle alte temperature.

Cosa sono i rifugi climatici e perché sono fondamentali

Quando si parla di rifugio climatico, si fa riferimento a spazi progettati per offrire un riparo sicuro e accessibile durante le condizioni meteorologiche estreme, come ondate di calore, alluvioni o picchi di inquinamento. Questi luoghi possono essere sia pubblici che privati e sono pensati per garantire benessere e protezione, soprattutto alle persone più esposte ai rischi del cambiamento climatico: anziani, bambini, persone con fragilità o chi non ha alternative abitative adeguate.

L'importanza dei rifugi climatici è cresciuta rapidamente negli ultimi anni, soprattutto in risposta ai fenomeni estremi che stanno diventando sempre più frequenti nelle città italiane. A titolo di esempio, questi possono essere parchi, ma anche spazi chiusi come musei, edifici pubblici, biblioteche o centri civici. È quindi particolarmente importante mettere in rete tutti questi luoghi, così da permettere un facile accesso da parte della cittadinanza.

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Dove si trovano i rifugi climatici in Italia?

La diffusione dei rifugi climatici sta interessando un numero crescente di città italiane, che si stanno attivando con iniziative concrete per rispondere alle emergenze legate al cambiamento climatico. Spesso, si tratta di infrastrutture già esistenti, che però vengono messe in rete e vengono aperte più estesamente alla cittadinanza. Attualmente, sono in vigore alcune iniziative nelle diverse città italiane:

  • Roma: l’amministrazione della Capitale è al lavoro per stilare un elenco ufficiale. Nel frattempo, però, a Roma sono previste cinque tende mobili, camper e ingressi gratuiti a piscine e centri estivi per anziani o minori.
  • Venezia: la città lagunare si prepara all’ondata di caldo raccomandando ai cittadini di frequentare musei, biblioteche climatizzate e centri anziani. Inoltre, sono stati potenziati i servizi sanitari e assistenziali.
  • Milano: in città sono attive diverse iniziative rivolte ai più fragili. Oltre parchi disseminati in ogni quartiere. Inoltre il “Piano del Verde” prevede la messa a dimora di nuovi alberi in altre zone della città.
  • Torino: il piano estate del capoluogo piemontese si rivolge soprattutto alle persone più fragili, con più di 65 anni. Inoltre, è stato pubblicato un elenco di centri d’incontro aperti tutta l’estate dotati di area condizionata.
  • Bologna: nella città felsinea sono stati indicati 15 luoghi, tra cui biblioteche, case di quartiere e parchi. Tra i luoghi segnalati anche la piazza coperta Lucio Dalla.
  • Firenze: nella città toscana sono stati individuati circa 44 luoghi, di cui la maggior parte sono giardini e 7 sono biblioteche pubbliche.
  • Napoli: anche a Napoli esiste una mappatura fatta dall’associazione Cleanap. I luoghi individuati sono 28 e, anche in questo caso, sono prevalentemente parchi o viali alberati.
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Il modello di Barcellona: mappati oltre 400 rifugi climatici

Con le condizioni meterologiche più estreme in tutto il mondo, alcune città hanno deciso di muoversi prima di tutte per alleviare i disagi che la cittadinanza può soffrire. Il capoluogo catalano, infatti, ha dato il via alla mappatura e all’attivazione di oltre 400 rifugi climatici distribuiti in modo capillare su tutto il territorio urbano, cinquanta in più rispetto allo scorso anno. 

L’amministrazione comunale, inoltre, lavora all’estensione dell’apertura anche durante il mese di agosto, arrivando all’obiettivo di un rifugio per ogni quartiere. In altre parole, il progetto ambizioso è quello di fornire al 90% della popolazione un rifugio climatico nel raggio di 10 minuti a piedi. Aumentano, infine, anche le zone ombreggiate e i luoghi con giochi d’acqua.

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