Dall'1 giugno le banche e le finanziarie sono costrette ad essere piú trasparenti e conformarsi alle nuove regole sulla trasparenza in materia di rapporto con i consumatori fissate dalla banca d'Italia. È finita la pacchia degli istituti finanziari sui prestiti?
Nello specifico le nuove regole di trasparenza riguardano il settore del credito al consumo in cui rientrano le categorie:
- I prestiti personali
- I prestiti finalizzati, quelli cioè collegati ad un contratto di acquisto di un bene di consumo, o di un servizio
- Le aperture di credito rotativo, quelle che poggiano su una carta di credito
- Le operazioni di cessione del quinto dello stipendio
Le novità:
- Nuova informativa prima del contratto secondo il documento "informazioni europee di base sul credito al consumo"
- Nuove disposizioni sul taeg (tasso annuo effettivo globale)
- Nuovo concetto di merito creditizio, cioè l'affidabilitá del potenziale fruitore del finanziamento: una nuova disciplina per le valutazioni della banca
- Modifica sulle condizioni che stabiliscono l'impossibilità di prevedere modifiche dei tassi
- Estensione del diritto di recesso, di 14 giorni a tutti i casi di sottoscrizione
- Possibilità di ottenere l'annullamento del contratto di finanziamento quando il venditore del bene o del servizio del contratto d'acquisto collegato si rende inadempiente e l'adempimento continua dopo un sollecito formale
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